Primi risarcimenti per le grandinate di luglio presto in arrivo, Cirio: “Ottimo lavoro”

“Quanto era possibile fare per assicurare tutto l’appoggio necessario ai cittadini in questo momento difficile è stato fatto; ognuno ha fatto la propria parte per garantire la massima assistenza alle popolazioni colpite dagli infausti eventi atmosferici che hanno flagellato l’intero Piemonte in questo periodo estivo”. Con queste parole Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, ha sintetizzato l’esito dell’incontro avuto nella mattinata di oggi nella sede della Provincia di Vercelli, con i Sindaci delle località colpite dalle violentissime grandinate nel mese di luglio.

 

All’incontro, cui hanno preso parte anche i consiglieri regionali Alessandro Stecco, Angelo Dago Carlo Riva Vercellotti e il Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro, erano presenti i primi cittadini dei comuni di Asigliano, Caresana, Lignana, Motta de’ Conti, Olcenengo, Pezzana, Postua, Sali, Salasco, San Germano, Stroppiana.

“Ringrazio di cuore tutti i Sindaci interessati – ha commentato il numero uno della Regione – per il lavoro paziente, capillare e preciso svolto, cosa che ci ha permesso di approntare in tempi brevi un dossier da presentare al governo, in allegato alle richieste di stato di emergenza e calamità naturale. Non è stato un lavoro semplice, dal momento che ogni evento era talmente circoscritto in termini di spazio e tempo che, preso singolarmente, non avrebbe raggiunto i requisiti minimi per presentare richiesta di aiuto.

E’ stata quindi adottata una strategia differente: abbiamo accorpato tutti gli eventi accaduti nei mesi di giugno luglio e agosto sui territori del vercellese, del torinese, del verbano-cusio-ossola e cuneese, che hanno subito danni in questo periodo, raggiungendo così la quota-danni necessaria. Sono state così inoltrate due richieste: la prima è inerente allo stato di emergenza, per coprire i danneggiamenti riportati dalle strutture comunali e, potenzialmente, dai privati non assicurati. La seconda riguarda lo stato di calamità naturale, che va a coprire il settore delle aziende agricole per quello che concerne danni causati a strutture e attrezzature, nonché a coltivazioni non assicurabili. Ora la palla passa allo Stato, che entro i termini stabiliti dovrà fare le proprie valutazioni, deliberare e, infine, assegnare alle zone colpite una prima tranche di aiuti per somma urgenza. Bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo ma, vista la sostanza evidente della documentazione presentata, confidiamo in una risposta rapida e positiva, magari già a inizio mese di settembre”.

In alcune situazioni comunque, sembra che le autorità regionali abbiano deciso di muoversi ancora prima del beneplacito governativo. “Nel vercellese – conclude il Presidente Cirio – abbiamo riscontrato problematiche gravi in merito agli edifici scolastici, in particolare nei comuni di Stroppiana e Olcenengo. Tramite alcune leggi e delibere di carattere regionale, esiste la possibilità di utilizzare dei fondi appositi, muovendosi in anticipo, in modo da poter garantire regolarmente l’inizio delle lezioni. Stiamo seriamente valutando di mettere in pratica questa possibilità. Altra casistica è quella legato all’eternit, per cui siamo già al lavoro “fotografando” la reale entità del problema, per poter essere così in grado di inviare entro fine 2020 alla Comunità Europea un piano straordinario di smaltimento con conseguente assegnazione di fondi”.

f.m.

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