Il Presidente Cirio: il Piemonte sarà zona gialla, mascherine all’aperto da venerdì

Il Presidente della Regione Alberto Cirio ha deciso di mettere il Piemonte in zona gialla per il Natale studiando un’ordinanza che potrebbe entrare in vigore già questo venerdì, senza attendere i dati che invece potrebbero portare la regione alla stretta a partire dalla prossima settimana. Lo ha detto lo stesso Governatore oggi, a margine dell’inaugurazione della nuova Tac della Radiologia del Pronto soccorso all’ospedale Mauriziano di Torino e del Vaccino-day pediatrico. “Sto lavorando a un’ordinanza che anticipi a venerdì l’entrata in zona gialla del Piemonte, di fatto già destinato a questa disposizione dal prossimo lunedì in considerazione dei dati di questi giorni. Un modo per cercare di mettere più in sicurezza e al riparo questo weekend di feste natalizie” ha detto Cirio. “Domani – ha aggiunto Cirio – ne discuterò incontrando in Regione il sindaco del capoluogo, i prefetti, i presidenti di Provincia e il Miur”.
Alle parole di Cirio ha fatto eco in mattinata l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, che ha anticipato il fatto che il Piemonte cambierà di colore, ipotizzando però la data del cambio a dopo le feste. “Per entrare in zona gialla – aveva ricordato Icardi – bisogna superare tre parametri: i 50 casi positivi al Covid ogni 100mila abitanti, già ampiamente superato, il 10% di utilizzo dei posti in terapia intensiva, e il 15% di utilizzo dei posti nei ricoveri ordinari. Siamo alle soglie di questi limiti, vedremo nell’ultimo report i dati ministeriali, ma è probabile che da dopo Natale si possa passare in zona gialla” ha detto. Cirio, dunque, ha fretta di anticipare un provvedimento che forse avrebbe assunto il Governo all’indomani delle festività natalizie.
Va ricordato che in zona gialla, in pratica, valgono le stesse regola della zona bianca eccetto il fatto che le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto sempre. Tutte le attività commerciali, i bar, i ristoranti, i parrucchieri rimangono aperti. Teatri e cinema rimangono funzionanti applicando in modo rigido le regole anticovid, con la distanza di sicurezza tra gli spettatori di almeno un metro, la capienza delle sale che non deve superare il 50 per cento del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina. Per le scuole, in area gialla, la didattica in presenza rimane al 100 per cento per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza potrà essere variata dal 70 al 100% delle ore di lezione, anche se di questo si parlerà solo dopo le vacanze di Natale.

Nella settimana scorsa l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi per 100mila abitanti) è stata di 323.2, in aumento (+49,4%) rispetto ai 216.4 della settimana prima. L’aumento maggiore si è registrato nella fascia di età 19-24 anni che sale a 344.5 casi da 171.8 con un aumento del 100,5% rispetto alla settimana precedente. La fascia 25-44 anni sale a 415.8 casi dai 268.4 della scorsa settimana (+54,9%). Nella fascia 45-49 anni i casi si attestano a 329.2 dai 228.6 della settimana scorsa (+44%), mentre nella fascia 60-69 anni sono a 231.6 in salita da 150 (+54,4%). Sono 185.6 i nuovi casi di Covid tra i 70-79 anni, erano 124.3 la scorsa settimana (+49,3%). In aumento anche la fascia over80 che si conferma quella con meno casi: 85.3 questa settimana rispetto ai 59.3 del periodo precedente con un incremento del 43,8%.

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1 commento

  1. Una gran mole di dati e di parametri regionali, in gran parte totalmente fasulli ma perfettamente coerenti, in linea con la favola nazionale. Quindi è inevitabile che ci si abbigli con i costumi adatti alla parte.

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