Il premier Conte in diretta: “Nuove restrizioni necessarie per evitare altra ondata”. Ecco il Natale del nuovo Dpcm

 

Ancora una volta con una conferenza stampa alla sera e prima di firmare il Dpcm, il Premier Giuseppe Conte ha elencato in diretta Facebook tv le nuove restrizioni che il Governo ha deciso di imporre agli italiani in vista delle festività Natalizie e fino al 6 gennaio.

Il Dpcm è figlio di una approvazione notturna delle misure, avvenuta tra mercoledì e giovedì, senza alcun accordo con le Regioni e con l’intento di imporre il massimo rigore per paura di una nuova impennata dei contagi.

Il Premier Conte nella diretta social e tv si è prima lanciato nella scontata paternale sulla necessità di tenere alta la vigilanza, ma non ha fatto cenno a una delle modifiche sostanziali ai suoi Dpcm che ora passano a una validità di 50 giorni dai 30 di prima, sempre in nome della solita sbandierata emergenza nazionale.

Conte, supportato dai dati delle sue task force di specialisti, ha poi elencato le restrizioni a cui gli italiani dovranno adeguarsi, cancellando di fatto le sue stesse parole di qualche settimana fa quando parlava di un sacrificio da compiere per poi passare un Natale tranquille.

Ecco le misure più importanti riassunte, posto che per quel che riguarda gli spostamenti e le aperture dei ristoranti si fa riferimento a regioni che siano gialle (rimane infatti in vigore la classificazione “a colori” per quel che riguarda le regioni e i contagi):

 

Le norme avranno validità fino al 6 gennaio.

Coprifuoco: rimarrà invariato dalle 22 alle 5 nel periodo che va dal 4 dicembre al 6 gennaio, anche nei giorni di festa. Come di consueto, sarà permesso uscire solo in caso di comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità. La mattina del 1° dell’anno il coprifuoco durerà fino alle ore 7.

Spostamenti tra Regioni: nel decreto già approvato questa notte sono vietati gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, anche se inserite all’interno della zona gialla, mentre è consentito fare ritorno presso la propria residenza e domicilio e spostarsi per motivi di comprovate esigenze lavorative, di salute e di necessità. Sempre nello stesso periodo (21/12 – 6/01) sono vietati gli spostamenti nelle seconde case se in altre regioni dalla propria.

Spostamenti tra Comuni: Lo stesso decreto vieta di spostarsi dal proprio Comune nei giorni 25 dicembre, 26 dicembre e 1° gennaio.

Seconde case: possibilità di spostarsi presso la seconda casa se all’interno della propria regione, se è all’esterno ciò potrà avvenire solo se si è in zona gialla e fino al 20 dicembre o dopo il 6 gennaio a meno di nuove restrizioni. Divieto di spostarsi tra comuni anche della propria regione il 25, 26 dicembre e il 1 gennaio.

Numero massimo di persone a tavola: il nuovo DPCM raccomanda di non superare il numero di 10 persone sedute alla stessa tavola in abitazioni private.

Ristoranti: aperti solo a pranzo, come previsto dal precedente DPCM, in zona gialla, dovranno chiudere entro le 18. Sarà possibile andare a pranzo fuori a Natale, il 26 dicembre, a Capodanno e il giorno dell’Epifania (vel sempre la chiusura alle 18). Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.

Messa di Natale: sarà fissata alle ore 20:00, e viene raccomandato alle diocesi di prevedere più celebrazioni in modo da scaglionare gli ingressi. In pratica considerato che il coprifuoco alle 22 si applica anche il giorno della vigilia, la messa dovrà iniziare a un orario che consenta di rispettare la prescrizione, e che quindi garantisca il rientro a casa entro le 22.

Impianti sciistici: il nuovo DPCM chiude tutti gli impianti da sci e chiude le piste fino al 6 gennaio. Apertura dal 7 gennaio

Alberghi: aperti l’ultimo dell’anno, ma gli eventuali ristoranti interni devono rimanere chiusi. in pratica si tratterà di Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Resta consentita senza particolari limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati, solo fino al 30 dicembre. Per il 31 dicembre dalle ore 18.00 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.

Negozi: aperti fino alle ore 21.00 dal 4 dicembre al 6 gennaio per permettere di scaglionare gli ingressi. I centri commerciali rimangono chiusi nei weekend e nei giorni festivi.

Rientri dall’estero: consentiti entro il 20 dicembre, tampone obbligatorio, qualsiasi sia il Paese da cui si viene. A partire dal 21 dicembre fino al 6 gennaio chiunque varchi i confini italiani deve essere messo in quarantena obbligatoria per 10 giorni.

Scuola: tutti gli studenti torneranno in casse dal 7 gennaio, didattica a distanza al 75% alle superiori. Gli studenti di elementari e medie saranno in presenza al 100%.

Università: ok a lezioni ed esami in presenza con numeri limitati di persone nella stessa aula.

“Sarà un Natale diverso, ma non meno autentico” ha detto Conte per giustificare le nuove restrizioni. “Occorre impegno ed attenzione e continuare su questa strada. In prossimità di Natale tutte le Regioni saranno Gialle. Stiamo evitando lockdown generalizzato che sarebbe stato molto penalizzante sia in termini economici che sociali. I risultati ci confortano ma non possiamo abbassare la guardia. Per questo motivo dobbiamo portare avanti un piano di ulteriori misure restrittive. La strada è ancora lunga, dobbiamo evitare la terza ondata”. Infine, il Premier, ancora una volta utilizzando una conferenza stampa “in modo irrituale per questioni sue personali”, hanno fatto notare esponenti dell’opposizione, ha detto di aver ricevuto “attacchi personali” riferendosi alla vicenda legata alla compagna Olivia Palladino. “Ha ricevuto attacchi personali anche la mia compagna, mi spiace molto – ha aggiunto -: è stato detto che il 31 ottobre saremmo stati a cena in un ristorante dopo che avevo firmato un dpcm per la chiusura dei ristoranti, è falso e diffamatorio. L’ultima volta che siamo stati al ristorante è stato il 25 settembre. Un esponente di Fdi mi accusa per un uso improprio della scorta, è completamente falso: la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, non ho mandato la scorta, la scorta era lì per me, era in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto”.

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