Nuovo opuscolo anti-truffa dei carabinieri per gli anziani: “Non ti conosco, e non ti apro”.

Vercelli – Suonano alla porta: ci sono due uomini con un cartellino di riconoscimento che dicono “Siamo del servizio luce e gas e dobbiamo  riscuotere una bolletta arretrata, ci faccia entrare, per favore”. Di solto, la persona che riceve questa richiesta è anziana, si fida e fa entrare i sedicenti addetti dell’azienda elettrica. E mentre uno dei due finge di controllare davvero le bollette arretrate e rassicura la persona anziana: “Tutto in regola, niente da pagare”, l’altro ha già svuotato cassetti e contenitori di preziosi.

 

E’ la piaga, vergognosa, delle truffe ai danni degli anziani: circa 60 accertate dai carabinieri (ma molti per vergogna non denunciano) l’anno scorso nella nostra provincia. La tattica del finto dipendente dell’azienda elettrica non è che una delle tante. Poi ci sono quelli che si spacciano per poliziotti o carabinieri, quelli che telefonano spacciandosi per avvocati che devono riscuotere subito una parte della parcella “perché suo figlio ha causato un incidente ed è nei guai”, quelli che per strada si avvicinano con la scusa di fare domande per non meglio precisati questionari e spillano denaro. E quindi le ormai ricorrenti (ma qui le vittime non sono quasi mai anziani) truffe del finto specchietto rotto (“Perché andare all’assicurazione? Dammi i contanti così la tua polizza non aumenta”).

 

Insomma gli attentati alla tranquillità economica delle persone anziane (senza considerare i risvolti psicologici di queste truffe, spezzo esiziali) sono all’ordine del giorno. Cosicché i carabinieri di Vercelli, su input del comandante, tenente colonnello Andrea Ronchey, hanno deciso di affiancare alla loro azione di sensibilizzazione già svolta in collaborazione con i Comuni e con le chiese (“spesso sul pulpito, d’intesa col sacerdote, sale anche un nostro maresciallo”, dice Ronchey), che ha già fruttato 237 interventi pubblici, la distribuzione di un opuscolo intitolato “Uniti per evitare le truffe” che verrà stampato in 45 mila copie, a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

 

L’opuscolo è stato presentato questa mattina, nella sede del Comando provinciale dell’Arma, dal Comandante Ronchey, dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Fernando Lombardi, dal comandante della Stazione, maresciallo Pasqualino Putzolu e dagli artefici pratici della pubblicazione, cioè gli allievi di quinta del Liceo Artistico Alciati (che l’hanno realizzato quando erano in quarta), accompagnati dagli insegnanti Daniela Fontanesi e Simone Ferretto.

Sono stati i carabinieri a fornire agli studenti per indicazioni utili per mettersi al lavoro e i ragazzi dell’Alciati hanno fatto appieno il loro dovere. La regola base è: “Non ti apro, chiamo i carabinieri”. E “Non ti conosco, non ti parlo. Riappendo e chiamo i carabinieri”.

L’opuscolo , che si conclude con un prezioso decalogo anti-truffa, è chiaro, leggibile, esauriente. Contiene disegni e testi brevi ed efficaci sul come comportarsi nei casi descritti e i numeri di telefono da comporre per stoppare sul nascere queste disgustose truffe. Abbinato all’opuscolo, che verrà distribuito in ogni modo possibile sul territorio provinciale, anche un adesivo da appicciare alla porta di casa, con su scritto: “Non ti conosco, non apro”. Un ulteriore deterrente originale e geniale.

 

 

Edm

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1 commento

  1. Speriamo che gli “anziani” non facciano confusione con il testo della canzone di Mina: Io non ti conosco / io non so chi sei /…. eppure adesso siamo insieme, insiemeeeeehh!!

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