Marco De Santi torna a suonare nel Vercellese per l’omaggio della Soms di Villata a Gilardino

Angelo Gilardino, nato ad Asigliano,ha 77 anni

 

Villata – Per celebrare il suo maestro, Angelo Gilardino, che sabato, alle 18, a Villata, riceverà la pergamena a di socio onorario della Soms (riconoscimento che tra gli altri hanno già ottenuto Paolo Conte e il grande fotografo Gianni Berengo Gardin), dopo trent’anni torna a suonare la chitarra nel Vercellese, probabilmente il più grande chitarrista classico del Novecento e degli Anni Duemila: Marco De Santi. La notizia sta spopolando in tutti gli ambiti chitarristici della provincia ed è assai probabile che sabato la sede della Soms venga presa d’assalto da chi ha amato e ama il sessantaduenne chitarrista di Lonato Brescia, vicentore del Premio “Andrés Segovia” e chitarrista ideale dei concerti in duo di Astor Piazzolla.

E, a celebrare musicalmente Gilardino, ci sarà pure un’altra stavolta giovane eccellenza tutta villatina: il trombettista Alberto Capra, ormai tra i migliori in assolto del nostro Paese, che dedicherà al compositore e chitarrista vercellese un brano per tromba e pianoforte di Mario Castelnuovo Tedesco, una Sonata edita proprio da Gilardino per la Curci. Capra sarà accompagnato da una bravissima e affermata pianista valsesiana: Gigliola Granzier.

Da 35 anni Angelo Gilardino 77 anni, chitarrista e compositore di fama mondiale (ormai ritenuto da tutti il vero erede di Andrés Segovia), grazie alla stretta amicizia  con lo storico presidente Umberto Uga e con il compianto maestro Franco Perone, sostiene la Società Operaia di Mutuo soccorso (Soms) di Villata con iniziative di vario genere: organizzandole concerti con i migliori nomi del chitarrismo internazionale, contribuendo all’allestimento di mostre di richiamo  e scrivendo per essa saggi e pubblicazioni varie di alto livello letterario. Ad esempio, è stato Gilardino a scrivere il testo critico del bellissimo volume “Rapsodia in Risaia” che raccoglie tutta la monumentale (e fondamentale) opera dedicata dal grande maestro vercellese alle stagioni della “terra d’acqua”.

Marco De Santi, straordinario chitarrista

Il fortunato volume (giunto alla quinta edizione) è stato fondamentale nella storia dell’arte moderna vercellese anche perché alla base della ricerca (felicemente riuscita) del quadro probabilmente più importante di tutti i tempi sulla risaia dipinto da Umberto Ravello, il grande pittore alpino morto giovane in battaglia sul Monte Grappa nel 1917. Grazie alla citazione in quell’opera fondamentale su Gazzone, partì la ricerca, a Milano, de “la Risaia” di Ravello, che oggi si trova al museo Borgogna di Vercelli.

Per ringraziare Gilardino di tutti il lavoro svolto a favore della Soms, l’associazione, ora presieduta da Italo Tealdi, ha deciso di conferirgli una pergamena di “socio onorario”, il che avverrà in una cerimonia ufficiale in programma questo sabato, 19 ottobre, alle 18, nel Salone della Soms, in largo Marconi, alla presenza del sindaco Franco Bullano e di altre autorità. La cerimonia, che sarà presentata dal giornalista Enrico De Maria, avrà inoltre una doppia, sensazionale, valenza musicale perché, per onorare Gilardino suoneranno due autentici fuoriclasse della musica.

Alberto Capra è tra i maggiori suonatori di tromba in Italia

Il primo è il giovane trombettista villatino Alberto Capra, 27 anni,  figlio d’arte (il padre Roberto, grande bassotubista, recentemente scomparso, è stato per decenni una colonna della banda musicale del paese), ormai considerato tra i migliori suonatori di tromba, in assoluto, del nostro Paese: basti pensare che dal 2017 collabora come tromba di fila al teatro della Scala di Milano e prima tromba al teatro La Fenice di Venezia e che ha recentemente vinto l’audizione per prima tromba dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, da tutti chiamata “laVerdi”. Proprio questo mese,alla Scala, Alberto Caprà sarà impegnato nell’opera “Die Ägyptisxhe Helena di Riccardo Strauss.

 

Sabato pomeriggio, accompagnato al pianoforte dalla bravissima Gigliola Granziera, nata a Borgosesia, diplomata al Conservatorio di Novara, e quindi allieva, tra gli altri, di Lazar Berman all’Accademia Musicale di Firenze e concertista affermata, Alberto Caprà eseguirà una delle due Sonate per tromba e pianoforte di Mario Castelnuovo Tedesco che Gilardino ha recentemente editato per la Curci.

Ma la seconda “sorpresa” per questa celebrazione è forse ancora più clamorosa perché dopo circa trent’anni torna suonare proprio per l’occasione, nel Vercellese, uno dei più bravi ex allievi, in assoluto, di Gilardino: Marco De Santi, 62 anni, di Lonato (Brescia) è considerato da molti il più grande chitarrista italiano di tutti i tempi: vincitore del secondo premio (con il primo non assegnato) al Concorso internazionale di Ginevra e del primo al “Segovia” di Palma de Mallora, ha stupito tutti il mondo per le sue uniche qualità di sensibiltà artistica abbinate ad una tecnica quasi sovrannaturale. Memorabili i suoi duo per bandoneon e chitarra con Astor Piazzolla.

De Santi torna nella terra che l’ha lanciato nel firmamento internazionale interpretando il primo brano di Gilardino di cui fu destinatario “Ocram” e due Studi di Virtuosità e trascendenza del sito maestro: il numero 4 “Elegia di marzo“ (omaggio a Juan Ramon Jimenez” e il numero 18 “El Rosario” omaggio a Manuel De Falla. De Santi è stato considerato per molto tempo “il principe” della chitarra.

Il riconoscimento di socio onorario della Soms di Villata è stato assegnato in passato a personalità come l’ex primario di Infettivologia del Sant’Andrea professor Franco Carcò, al notaio Emilio Cherchi, al grandissimo fotografo Gianni Berengo Gardin e nientemeno che a Paolo Conte.

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