Operatori del 118 sulle ambulanze del vercellese: “Abbiamo bisogno di dispositivi di protezione, chi può ci aiuti”

Nonostante la generosità di alcune persone, e su tutti un vercellese davvero speciale: l’avvocato Carlo Olmo le cui gesta in questo periodo di emergenza sono tali da lasciare stupiti e ammirati chiunque, continuano le richieste di aiuto da parte di operatori all’opera per la gestione dell’emergenza Covid-19, che sono senza dispostivi di protezione. Ossia le solite mascherine, i camici tnt, le tute e i calzari.

 

È il caso degli operatori del 118 che prestano servizio sulle ambulanze medicalizzate di Vercelli, Santhià, Gattinara, Borgosesia e Varallo. Sui social, su Facebook in sostanza, hanno lanciato un appello a chiunque li possa aiutare. Scrive un’infermiera che lavora al 118 sul territorio: “Al nostro servizio occorrono, oltre alle introvabili mascherine, anche camici tnt idrorepellenti, tute tyvek, calzari, cuffie. Se conoscete qualcuno che può donarceli, vi prego, condividete il nostro appello”.

 

Va detto, per precisione, come sottolinea anche l’infermiera che ha lanciato l’appello “che il servizio 118 presente sul territorio non è gestito dall’Asl di Vercelli, ma dall’ospedale Maggiore di Novara”. Ed è questa la ragione per cui le donazioni fatte all’Asl, purtroppo, non li riguardano. È infatti l’ospedale Maggiore della Carità di Novara che gestisce il 118 delle province di Vercelli, Biella, Novara e Verbania.

Ciò senza nulla togliere ovviamente al grandissimo aiuto offerto tramite le donazioni all’Asl che ha permesso di tendere una concreta mano all’Ospedale Sant’Andrea dove vi era e forse vi è ancora un estremo bisogno.

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