Procedura di notifica delle quarantene, la Provincia all’Asl: “La competenza è vostra, lo ha stabilito l’Unità di Crisi”

Non accenna a diminuire la polemica sollevata ieri dal Sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani sulla tempistica troppo lassa delle notifiche di messa in quarantena delle persone alle quali è stata riscontrata la positività (leggi qui). In sostanza, diceva ieri Tiramani, se dal risconto di positività alla effettiva messa in quarantena passa troppo tempo si vanifica l’obbiettivo di tamponare o bloccare il contagio. L’onorevole valsesiano faceva poi notare che è l’Asl di riferimento responsabile delle notifiche, e che era necessario accelerare le procedure.

Nell’arco della mattinata di ieri, però, l’Asl aveva ribattuto a Tiramani che, invece, avrebbe dovuto essere il sindaco in autonomia, sulla base dello stato risultante dall’anagrafe, a dover procedere ad emettere i provvedimenti di quarantena di sua competenza “ponendo in quarantena tutti coloro che abitano presso quel domicilio, in riferimento alla persona positiva, facendo riscontro con i dati dell’anagrafe” (leggi qui).

 

Una tesi, quella dell’Asl, che invece è stata clamorosamente smentita dalla Provincia di Vercelli, ieri al tavolo di coordinamento in Prefettura dove è stara affrontata la questione proprio della procedura di notifica di isolamento quarantenario obbligatorio a seguito di contatti stretti con un caso risultato positivo.

 

Il Presidente della Provincia Eraldo Botta ha dichiarato che prospetterà la questione all’Unità di Crisi Regionale, perché è invece “proprio l’Asl a dover provvedere alle notifiche”, sulla base di una circolare dei primi di marzo, a firma del coordinatore dell’Unità di Crisi, Mario Raviolo, che specifica appunto che tali competenze, ossia quelle relative alle disposizioni delle misure di profilassi e di isolamento, sono delegate dai Sindaci ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.

 

Scrive in una nota Botta: “La soluzione data per scontata a mezzo stampa e ribadita ancora in riunione dal Direttore dell’ASL di Vercelli e cioè che siano i Sindaci a dover emettere i provvedimenti di quarantena stupisce ed è irricevibile, in quanto in contrasto con le norme successive all’ordinanza del Ministro della Salute del 21 febbraio 2020 (richiamate con la nota 1 marzo del Coordinatore dell’Unità di Crisi regionale Raviolo e con nota del 5 marzo del Capo dipartimento di Protezione Civile Borrelli), che dovrebbero essere note al Direttore – dell’Asl -. A fronte di quanto sopra e della più volte ribadita convinzione del Direttore dell’ASL che non rientri tra le sue funzioni la gestione di questa incombenza, è stato deciso di porre il quesito all’Unità di Crisi regionale”.

L’Unità di Crisi regionale dunque, a breve, dovrebbe sciogliere questo intoppo.

 

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