Olmo: “Giusto l’appello di TgVercelli per un incontro pubblico sui migranti in piazza Mazzini”

Olmo con alcuni dei migranti pakistani in un’immafgine dell’ottobre 2021

Carlo Olmo è stato il primo a rispondere al nostro appello di una riunione, un convegno, un’assemblea pubblica in cui finalmente la cittadinanza possa confrontarsi sul problema, annoso, dei richiedenti asilo pakistano che, periodicamente, affollano piazza Mazzini (perché vicina alla Questura) dormendo all’addiaccio. Nel nostro articolo di ieri avevamo anche proposto di conferire quel pubblico e meritato  riconoscimento (sollecitato dalla Sant’Egidio) ai profughi che, qualche notte prima, avevano sventato un furto ai danni del bar di parco Camana.

Ecco che cosa ha scritto Olmo, poco fa, sulla sua sefguitissima pagina Facebook, rispondendo al nostro articolo:

“È verissimo.
Da anni e anni si susseguono nella storica Piazza Mazzini di Vercelli migranti della rotta asiatica e balcanica che stazionano per diverso tempo in condizioni assolutamente precarie e generando nel cittadino un senso diffuso di malessere sia per le loro sfortunate condizioni sia per il decoro stesso di una centralissima piazza.
Ho sempre trovato molto stupore che tale situazione di emergenza ormai cronica alla luce del sole sia costantente monitorata e tollerata proprio da palazzi che sono in assoluta prossimità come la Questura, la Prefettura, la Provincia e poco più in là il Municipio cittadino che occupandosene sicuramente con impegno e serietà ma presi da questioni di competenze, gerarchiche, di accertamenti documentali e burocratiche, hanno i loro tempi che, ahimè, non coincidono quasi mai con le vere esigenze di urgenza di questi drammi.
Ricordo bene quando in piena crisi pandemica io stesso venni coinvolto dalla sensibilità dei cittadini per aiutare altri migranti che stazionavano lì e in due giorni, grazie a una gentilissima e solerte funzionaria della Prefettura da me sollecitata, si riuscì a collocare i migranti negli appositi centri di accoglienza temporanei previsti per legge. Ma si sapeva che appena sistemati, altri, passandosi la parola, sarebbero arrivati, nella logica perversa di un vero e proprio, diciamolo una volta per tutte, business straniero fondato sullo sfruttamento di esseri umani.
Il problema, come sempre ho esposto, è quindi a monte, nelle direttive statali e di regolamentazione europea che permettono queste degradanti situazioni e, come Cavaliere della Repubblica, avevo più volte sollecitato per iscritto incontri Istituzionali su tale delicata materia, scritti a cui tuttavia è mai stato dato seguito, forse proprio per il complesso districarsi di questa annosa materia.
Raccolgo pertanto con vero senso civico e dovere morale, plaudendo a TgVercelli, sia l’appello per aiutare questi cittadini Pakistani (esseri umani prima che migranti ed encomiabili) per una loro sistemazione (ricordando però che altri ne arriverebbero subito dopo) sia a proporre un incontro pubblico con la CITTADINANZA e le illustri Autorità civili e religiose per evidenziare nel merito e con le competenze specifiche questa annosa problematica che possa portare a una valida risposta di tutela di queste persone e di salvaguardia del decoro cittadino.
Dalla Tana del Lupo Bianco,
Grazie di cuore e buona domenica a tutti”

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