#ogniluogoèunteatro, tocca a Beppe Casales con le storie di caporalato e all’archeologia teatrale di Frongia e Morganti

#ogniluogoèunteatro, il festival firmato Teatro di Dioniso, Cuocolo/Bosetti e ArteinScacco, che porta il teatro ovunque prosegue. Dopo il debutto di venerdì scorso a StudioDieci e gli spettacoli di sabato e domenica alla Collezione Marazzato, in Parco Camana e al Museo Borgogna, presenta altri due appuntamenti (in attesa degli altri che termineranno il 21 settembre).

Il primo questa sera, martedì,alle 21 ancora alla Collezione Marazzato (S.P. 31 del Monferrato a Stroppiana) con Il monsone. Una storia di caporalato (Beppe Casales, Campo Teatrale) di e con Beppe Casales che si è ispirato al libro Sotto padrone (Feltrinelli) di Marco Ormizzolo.

Lo spettacolo, vincitore di Theatrical Mass 2019 con il patrocinio di Amnesty International Italia e Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, racconta di un ragazzo indiano di nome Harjeet che viene in Italia per lavorare.

Diventa velocemente vittima del caporalato che gestisce il lavoro agricolo nell’Agro Pontino. Harjeet è l’ultimo anello di una catena di sfruttamento che parte dalla grande distribuzione dei supermercati e finisce nelle serre dove si coltiva la verdura.

Il monsone è uno spettacolo pensato come un concept album. Musica, voce e immagini compongono i pezzi di un processo al contrario: l’uomo sfruttato si ribella e per questo deve essere punito.

Il secondo è mercoledì 13 alle 21 in Vicolo Schilke: La vita ha un dente d’oro per la drammaturgia di Rita Frongia e la regia di Claudio Morganti, con Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur.

Spiega il regista che «laddove nasce la tradizione ormai perduta. Il gusto ed il piacere della vera finzione. Quella autentica. Quella che privilegia il gioco e la santa idiozia. La fede nell’arte del fallimento. Insomma, signori, potrete vedere due attori. Certamente il gradino più basso dell’umanità, ma pur sempre due persone, due esseri, due esemplari di una specie in via d’estinzione. E noi ne abbiamo individuato due esemplari apparentemente ancora in buono stato. Venite a vedere di cosa sono capaci! Di quale profonda ed inarrivabile stupidità sanno farsi carico! Come sanno attrarsi e distrarsi, precipitare dalle vette del sublime al buco nero del marasma più ingovernabile. E poi, chiunque volesse aiutare loro e i rari esemplari ancora esistenti, può lasciare una donazione al Comitato per la difesa e la salvaguardia dell’attore».

Per info sui biglietti cliccare qui.

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