Dal lontano Iraq, dal Kurdistan iracheno per la precisione, arriva la notizia di un’altra grande impresa compiuta dal filantropo vercellese ormai conosciuto da tutti come il “Lupo Bianco”: il cavalier Carlo Olmo.
In un luogo martoriato da guerre, morti e povertà, Olmo ha finanziato la costruzione di un ambulatorio sanitario, realizzato assieme alla Fondazione “Santina Onlus” con don Luigi Ginami. Il nuovo ambulatorio è stato portato a termine grazie all’intervento del Lupo Bianco vercellese che ha finanziato i lavori, ed è stato inaugurato oggi. La struttura si trova ad Erbil, appunto nel Kurdistan iracheno, nei pressi della Congregazione delle Sorelle del Sacro Cuore di Gesù, suore che operano in quei luoghi da tempo.
La struttura, che si compone di due stanze di degenza, un’anticamera, una cucina e una camera di visita, oltre ai servizi igienici, sarà preziosissima nel soccorso ai bisognosi e alla popolazione locale alle prese, oltre che con le enormi difficoltà che già caratterizzano queste terre, anche con la pandemia. L’ambulatorio, gestito dalle suore, sarà dunque un riferimento importante in una zona con una grande densità di persone bisognose.
Questo ennesimo straordinario intervento di Carlo Olmo è già il terzo effettuato sempre dal filantropo vercellese con la Fondazione Santina Onlus, visto che grazie alla sua grande generosità era già stato realizzata una scuola sulle Ande, in Perù e un orfanotrofio in Africa.
Dall’Iraq don Luigi Ginami ha inviato un video per ringraziare e salutare il Lupo Bianco di Vercelli e tutti i lupi bianchi vercellesi (il video lo potete vedere sotto), con cui documentare la nuova struttura che da oggi ha aperto i battenti. Nel video, don Ginami annuncia anche che presto ci saranno altri interventi in altre parti del mondo in cui c’è un grande bisogno di solidarietà, tra questi vi sarà anche la realizzazione di una rete elettrica in Vietnam.
Da Vercelli, il filantropo per il quale ormai stanno esaurendo i termini di elogio, commosso dalle immagini che arrivano dall’Iraq, ha espresso tutta la sua felicità per il completamento dell’opera.
Ecco le immagini dell’ambulatorio realizzato in Iraq grazie alla bontà di Carlo Olmo.
Una mia impressione:
ma è un’appartamentino, non è un ambulatorio! Forse non ho capito io, ma non ho visto niente di medico per poterlo definire così.