Il nostro Muraro sfortunatissimo ai Mondiali di ciclismo per giornalisti

 

Vercelli – Da venerdì 24 a domenica 26 agosto si è corso a Roeselare, cittadina delle Fiandre occidentali, il WPCC (World Press Cycling Championship), ovvero il Mondiale per Giornalisti Ciclisti: tra i partecipanti anche Massimiliano Murato, collaboratore nei settori Cultura e Sport di TgVercelli.

 

Presenti le nazionali di Belgio, Olanda, Inghilterra, Polonia, Germania, Francia, Russia, Ucraina e Italia. La Nazionale azzurra poteva contare su dodici atleti. Complessivamente, ha fatto meglio dell’anno scorso in Germania, conquistando un argento nella prova sprint con Mauro Merli, Rinaldo Bernardi e Paolo Aresi ai quali l’oro è sfuggito per 34 centesimi, e il bronzo nella prova in linea M2 con Leonardo Olmi. I belgi hanno dominato il medagliere. Correndo in casa erano molto motivati, hanno schierato una formazione praticamente imbattibile che ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Per quanto riguarda Muraro, venerdì ha corso una buona cronometro concludendo dodicesimo su circa trenta partecipanti ai 39 di media su un percorso tecnico che presentava un tratto in pavé. Nella prova sprint (un chilometro lanciato a tutta) di sabato la delusione più grande perché il terzetto che comprendeva il giornalista vercellese era convinto di andare a medaglia; purtroppo si è sfilacciato ai meno trecento metri dal traguardo, arrivando a 7 secondi dal podio.
Domenica l’attesa prova in linea su un circuito di 16 km circa da ripetere 5 volte. Tempo da Nord con vento e pioggia che ha reso viscide le strade e soprattutto il pavé. Pronti via, si è partiti a tutta, e Muraro stava tenendo benissimo le ruote dei migliori; ma poi la sfortuna si è accanita contro di lui: gli sono scoppiati entrambi i tubolari (mai successo in vita sua),  la pressione delle ruote è calata sensibilmente prima che il lattice tappasse i buchi, e così Muraro ha perso il gruppo dei battistrada. A quel punto, ha corso in solitaria per 50 chilometri, e così bene che il gruppo inseguitore non riusciva a prenderlo, ma ai meno venti chilometri è stato raggiunto.
Commenta con un po’ di amatrezza, ma anche con filosofia il ciclista vercellese: “Molta sfortuna perché avrei potuto dire la mia, magari vincere no, ma arrivare tra i primi dieci sì. È stata comunque una bella esperienza dove ho dato il meglio di me stesso, perciò non posso rimproverarmi nulla: i belgi erano obiettivamente di un altro pianeta. L’emozione più grande è stata gareggiare sul pavé che mi ha fatto entrare nel clima delle classiche come il giro delle Fiandre o la Roubaix. Il prossimo anno appuntamento in Italia a Treviso con i Mondiali: ce la metterò tutta per rifarmi”.
Prossimi impegni per Muraro saranno la GF di Torino, valida come ultima prova della Coppa Liguria dove nella classifica finale il ciclista vercellese conta di entrare nei primi dieci di categoria, e con i giornalisti la Cronocoppie a Longiano e la Coppa della Stampa a Porto Sant’Elpidio.
Gli amici e colleghi di TgVercelli si congratulano comunque con Massimiliano per la sua performance generosa, leale e sfortunata.
(Nella foto a corredo dell’articolo, Massimiliano Muraro affronta il mitico pavé delle Fiandre)
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