È nato a Vercelli il Centro Diurno Integrato. A ospitarlo la Casa di Riposo di piazza Mazzini dove oggi il progetto è stato presentato dal sindaco Maura Forte, dal presidente della struttura Luigi Di Meglio, dal direttore generale dell’ASL Chiara Serpieri e dall’assessore alle Politiche Sociali Paola Montano.
Il CDI è una realtà già presente in altre città italiane e approda per la prima volta in assoluto a Vercelli. Lo scopo è quello di migliorare la qualità di vita degli anziani parzialmente non autosufficienti. Per attivarlo è stato intrapreso un lungo percorso che ha visto la collaborazione dell’Amministrazione, dell’ASL e della stessa Casa di Riposo.
È rivolto a persone di norma con età superiore a 65 anni con compromissione dell’autosufficienza, affette da patologie cronico-degenerative, senza gravi disturbi comportamentali, sole, con un discreto livello di autonomia, ma a rischio di emarginazione dalle cure. Il CDI prevede la fruizione di un ricovero diurno, rappresentando un concreto aiuto alle famiglie che intendono mantenere a domicilio il proprio anziano congiunto, rimanendo in questo modo punto di riferimento affettivo, ma sollevate, nel contempo, dall’impegno gravoso di un’assistenza continuativa.

Verrà attivato il 1° febbraio, aprirà alle 8 e chiuderà alle 17 dal lunedì al venerdì. È situato al piano terra della struttura, direttamente collegato con il giardino interno, ed è costituito da un salone polifunzionale, una sala da pranzo, una saletta destinata al riposo e alla lettura, un bagno assistito e due blocchi di servizi igienici. Il CDI potrà dare assistenza a venti pazienti i quali potranno usufruire delle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali e partecipare alle iniziative della Casa di Riposo, come ad esempio la colazione, il pranzo e la merenda, oltre ai laboratori e alle attività di svago già previste per gli altri ospiti. A seguirli due operatori OSS a tempo pieno, un infermiere professionale part-time e un animatore professionale part-time.
La domanda di adesione sarà posta al vaglio dell’unità di valutazione dell’ASL. La quota è di 46 € al giorno, la metà dei quali sarà a carico dell’ASL (l’altra metà a carico dell’utente). In caso di necessità economica il Comune penserà alla retta che sarà a carico del cittadino. «Si tratta di un progetto individualizzato, ovvero ogni anziano sarà seguito a seconda della sua particolare situazione», ha spiegato Chiara Serpieri che, concorde con il sindaco, l’assessore e il presidente della Casa di Riposo, ha sottolineato l’importanza di questo servizio.
m.m.





