Il mondo della scuola piange l’ex prof della “Lanino” Pieraugusta Ferrara

Il mondo della scuola piange la scomparsa della professoressa Pieraugusta Sassi Ferrara, che si è spenta alla Casa di riposo di Bianzè a 86 anni. Lascia la figlia Marta, con Tino, la nipote Sara, cugini, nipoti e pronipoti.

I funerali saranno celebrati sabato alle 10,30 nella  parrocchia della Beata Vergine di Lourdes al Villaggio Concordia, dove domani, venerdì, alle 17,30, sarà recitato il Rosario.

Amata da generazioni di studenti, pur essendo una prof molto rigorosa ed esigente, Pieraugusta Ferrara aveva incominciato ad insegnare italiano, storia e geografia alla media “Lanino” tra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio dei  Settanta (inizialmente nelle sezioni maschili), ed è sempre stata alla “Lanino” fino alla pensione, all’inizio degli Anni 90. Era vedova del suo amatissimo Sergio dal maggio del 2009, ha continuato a dare lezioni private anche dopo essere andata in pensione (perfezionando tra l’altro il suo greco, che non aveva mai insegnato), circondata dall’affetto della figlia Marta, della nipote Sara e dei suoi tre gatti.

Davvero struggente il pensiero che la figlia le ha rivolto oggi sulla sua pagina Facebook:

“Eri nata a Vercelli in una calda giornata di agosto, e mi lasci nel giorno del mio compleanno, eri la prof che ha insegnato alla media Bernardino Lanino di Vercelli, italiano, storia e geografia, amata da tutti i suoi studenti, ma anche temuta, ti chiamavano “il tenente di ferro”.
Hai tenuto a bada orde di ragazzini scalmanati, nei primi anni di scuola ti davano solo classi maschili, eri la sola che riusciva a tenerli a bada, nelle aule non volava una mosca se tu eri in corridoio, poi sono arrivata io, nella tua classe, sei stata la mia mamma prof di storia e geografia in terza media, che fatica quell’anno, mi sentivo la cocca a chiamarti mamma, mi sentivo sciocca a chiamarti prof e quindi alzavo la mano e basta.
Sei stata la mia ancora, abbiamo avuto qualche problema in passato, siamo due teste dure, ma sei la mia mamma ed a prescindere da tutto ti amo da morire, ora mi lasci e ti saluto nel giorno del mio compleanno, bello scherzo mi hai fatto.
Adesso resto qua, da sola a coccolare i tuoi gatti e a piangere tutte le mie lacrime.
Vola alto mamma, vai a mettere in riga gli angioletti indisciplinati e non litigare subito con papà appena lo vedi.
Mi hai lasciato un vuoto immenso, difficile da colmare, ho pregato in questi giorni, ho tremato quando ho saputo della tua positività, ma ero sicura che avresti superato anche questo con la tua grinta.
Non è stato così.
Ciao mia dolce mamma, aiutami dal cielo, perché ne ho davvero tanto bisogno.
Ti amo”.

 

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