Vercelli – All’età di 91 anni, appena compiuti proprio il giorno prima, questa mattina ci ha lasciati Piero Viazzo: è stato uno dei più importanti manager in campo risicolo che abbia avuto Vercelli e dunque l’Italia nonché uno degli oscuri, ma concreti e veri mecenati della Pro Vercelli. Vedovo da anni della cara Anna Dragone, lascia le figlie Paola e Donata, quest’ultima appena giunta dagli Stati Uniti, dove vive con il marito, l’indimenticabile campione di hockey Jimmy Trussell.
I funerali di Viazzo saranno celebrati lunedì alle 11,30 nella chiesa di San Salvatore dove domenica, alle 17, sarà recitato il Rosario.
Dirigente del colosso “Riso Gallo” di Robbio Lomellina, Viazzo, dopo la prematura scomparsa del nipote Mario, aveva trasferito la sua straordinaria competenza alla “Riseria Viazzo” di Crova, diventandone un fondamentale punto di riferimento.
E quanto aveva fatto per le attività imprenditoriali lergate al riso, Viazzo aveva fatto anche per la Pro Vercelli, che amava, sostenendola direttamente (ad esempio durante le gestione Celoria e del Comitato SalvaPro), ma anche, e in modo sostanzioso, dietro le quinte, senza apparire, ma sempre generoso e prodigo.
Ricorda Fernando Lombardi, che gli era affezionatissimo: “Anchde all’interno del Comitato Salva Pro, che poi aveva portato alla presidenza Casalino, tutti noi lo chiamavamo ‘lo zio’ per le due doti di ponderatezza: noi volevano spaccare il mondo, facendo acquisti e promesse mirabolanti ai tifosi, lui ci dirottava sul binario della ragione”. L’ex genero Paolo Melotti, legatissimo a Piero Viazzo, lo ricorda come una persona straordinaria, intelligente e generosa.
Vercelli ha perso un vero galantuomo.