“Ragazzi, sopratuttto delle Scuole Superiori, dal sopralluogo che ho fatto oggi mi pare che non si sia capito, dovete avere e metttere la mascherina anche fuori dalla Scuola, nei capannelli mentre chiacchierate, fatelo per voi ma sopratutto per i vostri nonni e per tutti coloro che si potrebbero ammalare.
C’e’ anche un Ordinanza Regionale che bisogna che sia fatta rispettare, in caso di controlli rischiate anche una multa salata.
Buona Scuola
Grazie”
E’ l’appello che via Facebook ha rivolto questa mattina agli studenti vercellesi il medico, consigliere comunale e soprattutto presidente della Commissione regionale alla Sanità Alessandro Stecco. Un appello da condividere incondizionatamente, forse aggiungendo anche “i vostri genitori” a “i vostri nonni”, ma anche “voi stessi”, visto che questo virus può benissimo provocare seri problemi anche ai giovani.
Il problema – segnalato orma da centinaia di cittadini – è che, per qualche ragione che francamente non si riesce a spiegare, a Vercelli, per fare rispettare le regole (e quella citata da Stecco è un’ordinanza regionale, ma da domani potrebbe scattare in tutt’Italia l’obbligo delle mascherine sempre, anche all’aperto) si comminano poche contravvenzioni: il consigliere comunale di Voltiamo Pagina Paolo Campominosi ha fatto un accesso agli atti al Comando vigili urbani e he ha accertate meno di trenta tra i cittadini e pochissimi nei pubblici esercizi fin dall’insorgere della pandemia.
Lungi da noi (Stecco compreso) pretendere uno stato di polizia inflessibile che colpisca duramente le persone, ma le norme, quando tutelano la salute, vanno assolutamente rispettate, e se non è possibile farlo amichevolmente, convincendo la gente (non solo i giovani) bisognerà, di tanto in tanto, lanciare qualche messaggio diciamo così più intransigente.
Nessuno ha voglia di ripiombare in un lockdown che sarebbe esiziale per tutto il Paese, e, per non farlo, occorre un po’ di prudenza – e non pensiamo solo agli studenti, ma anche ai titolari di pubblici esercizi poco scrupolosi -: rifiutarsi di rispettare o do far rispettare regole elementari può condurci verso un punto di non ritorno che non vuole nessuno, tanto meno chi oggi si rifiuta di seguire il buonsenso.
Ricordiamo che da settimane il Capogruppo del M5S in Comune Michelangelo Catricalà segnala l’atteggiamento pericoloso di molti studenti all’ingresso delle scuole (soprattutto delle superiori), ma sinora nessuno di chi potrebbe fare azioni deterrenti lo ha ascoltato. Il problema vero – dice Catricalà – è appunto davanti ale superiori, ma visto che il sindaco aveva annunciato l’invio di addetti (pagati) per fare opera di convinzione davanti alle elementari, vorrei sapere se almeno questo progetto, che si chiama “Vercelli Si-cura”, è partito. Perché a me sembra di no”.