Martinotti: Ora un cambio di passo per l’Ipab di Trino

Riceviamo e pubblichiamo

Quando, alcuni mesi fa, sono tornata a ricoprire il ruolo di Consigliera di Amministrazione dell’IPAB “S. Antonio Abate” di Trino, ero pienamente conscia del fatto che si sarebbe trattato di un incarico impegnativo e che avrei dovuto fare del mio meglio per provare a contribuire al buon funzionamento dell’ente.

Ho la fortuna di conoscere bene l’IPAB, sia per la mia attività di volontariato, che porto avanti ininterrottamente da molti anni, sia per la stimolante e positiva esperienza maturata durante il precedente Consiglio, al fianco di Giovanni Tricerri e Bruno Ferrarotti.

Come è noto, l’IPAB è una delle più importanti realtà cittadine, sia per le funzioni di cura e accoglienza che svolge per i circa ottanta ospiti della casa protetta e per i venti della casa di riposo, sia perché è il luogo di lavoro per alcune decine di professionisti dei servizi alla persona, tra OSS, infermieri, medici e altre figure professionali.

Un ente centrale per la vita di Trino, per la sicurezza che può garantire a tante famiglie e che merita il massimo impegno da parte di chi ricopre un ruolo di responsabilità. Con questo spirito sono entrata nelle dinamiche del Consiglio di Amministrazione, raccogliendo informazioni e provando a cogliere le maggiori criticità e gli eventuali passi in avanti realizzati negli ultimi mesi.

Se da una parte possiamo registrare positivamente la riapertura dei concorsi per selezionare e stabilizzare OSS e infermieri e ridurre così il numero dei lavoratori precari e interinali, dall’altra è chiaro che la mancanza di un numero ragionevole di convenzionamenti rischia di minare la stabilità dell’IPAB.

Inoltre, le esigenze dell’ente sono moltissime ed è per questo che ho portato all’attenzione del Consiglio un documento di proposte e misure da attivare quanto prima possibile.

Lavori di miglioramento nella attuale casa di riposo e progettazione di una nuova struttura, avvio dell’iter per il nucleo Alzheimer, recupero del progetto relativo alla  realizzazione di un impianto fotovoltaico e di altri interventi per ridurre il costo delle utenze, potenziamento della presenza delle figure professionali a servizio degli ospiti.

Sono del parere che, dopo i significativi aumenti alle rette decisi nei mesi scorsi, serva ora una riorganizzazione dell’ente e un miglioramento dei servizi. Tutto ciò non è però realizzabile senza un impegno chiaro da parte dell’ASL di Alessandria e della Regione Piemonte a riconoscere, come dicevo sopra, un numero congruo di posti convenzionati, ora giunti ad una quota del tutto insufficiente e ingiustificata , per rispondere alla domanda della popolazione trinese e per dare maggiore stabilità al bilancio.

Questa è quindi la vera sfida da affrontare, tutti assieme: IPAB, Comune, cittadinanza.

Concluderò a breve questo mio incarico, con la speranza che il 2020 ,con la piena trasformazione dell’Ente in Azienda Pubblica di Servizi , sia un anno di svolta e maggiore serenita per tutti gli ospiti e i dipendenti di questa importante struttura .

Chiara Martinotti

Consigliere Ipab Trino

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