SiAmo Vercelli: una petizione contro il progetto “pallet” a Vercelli

La conferenza stampa di stamattina

 

Vercelli – Una petizione – on line, ma anche nelle piazze cittadine – per impedire la realizzazione dello stabilimento pensato da Asm nell’area industriale di Vercelli (a due chilometri dal casello) per la realizzazione di pallet, con un investimento di 36 milioni di euro e l’assunzione di 30 persone.

Dopo i dubbi già sollevati in un comunicato congiunto di Michelangelo Catricalà (Movimento 5 Stelle) e Paolo Campominosi (Voltiamo Pagina), questa mattina il Gruppo consiliare SiAmo Vercelli, con alcuni esponenti della direzione del Movimento guidato da Alberto Perfumo, ha tenuto una conferenza stampa in cui annuncia battaglia senza quartiere contro un progetto che, voluto e rivendicato dalla passata amministrazione (di recente Maura Forte ha espresso la sua soddisfazione per il prosieguo dell’iter da lei avviato d’intesa con Asm), starebbe incontrando anche il favore dell’attuale maggioranza.

SiAmo Vercelli (rappresentata stamane da Alberto Perfumo, Renata Torazzo, Luca Simonetti, Gian Luca Zanoni e Piero Boccalatte) ha ribadito che il progetto è oneroso e assurdo. “Il Comune – ha detto Perfumo – non può investire all’incirca 16 milioni, fatta la proporzione sulle quote societarie che ha ancora in Asm, per realizzare uno stabilimento. Non rientra nei suoi compiti. E nemmeno nel famoso piano industriale che Atena e poi Asm sono venduti a presentarci per ben due volte in Consiglio comunale, promettendo investimenti per 100 milioni mai visti”.

Ha proseguito Perfumo: “Quel piano industriale prevedeva sessanta milioni per la gara gas. Se adesso ci aggiungiamo i circa 40 che si vogliono fare spendere ad Asm per l’azienda di produzione di pallet, arriviamo a cento, ed esaurriamo tutti gli investimenti che Iren ci aveva garantito per acquisire il pacchetto di maggioranza: dall’efficientamento energetico al teleriscaldamento per  l’ospedale Sant’Andrea, fino ai fondamentali interventi sull’acqua. Ecco invece che, all’improvviso, Iren impone ad Asm, e cioè al Comune, di costruire uno stabilimento, facendo un business, cosa che non rientra nei compiti di un ente pubblico”.

E poi c’è il discorso ambientale. “Anche se Asm Iren è uscito con una nota ufficiale in cui si afferma che non verrà utilizzata la formaldeide, nel progetto che ci è stata consegnato si parla esplicitamente di formaldeide, che, come è ben noto, è una sostanza cancerogena”. E, accanto lui, l’oncologa Renata Torazzo ha spiegato che, secondo i dati inoppugnabili dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, la formaldeide può provocare il cancro al naso e alla faringe, nonché la leucemia”,

Di qui l’invito ribadito da Zanoni di fermare il progetto e di aspettare almeno la Conferenza dei servizi che se ne dovrà occupare. La petizione può essere firmata on line sul sito http://chng.it/NdBLgrdT oppure anche nelle piazze e vie cittadine: primi due appuntamenti il 16 e il 17 novembre.

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1 commento

  1. I progetti di Iren preoccupano un po’ tutti. Purtroppo, da quando il Comune, durante la recedente Amministrazione ha ceduto il controllo (2016) e inoltre la Regione ha reso meno facile esercitare il potere di chi ha ora solo il 40% delle azioni, mi parrebbe che nel breve si possa far poco. Se non sperare .. in bene.
    Il mondo di Iren (che è poi -purtroppo- quello di OGGI, per noi) sembra di vederlo in Nico Fidenco
    https://www.youtube.com/watch?v=jbfV9ZhC2dg
    piuttosto che nei sogni delle Orme (gruppo di sinistra)
    https://www.youtube.com/watch?v=dMFd61C2m_s

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