Inaugurata negli spazi espositivi del Padiglione Ex 18 la mostra di Roberto Albeltaro “L’Uomo e la Natura”, organizzata in occasione dei suoi cinquant’anni di attività. Erano presenti, oltre a un numeroso pubblico, il sindaco Maura Forte e il presidente dell’associazione “Amici dei Musei”, nonché curatore, Pier Luigi Pensotti il quale ha illustrato il percorso dell’artista vercellese.
Nato a Vercelli nel 1940, Roberto Albeltaro è stato allievo di Cesare Libano e ha iniziato la sua attività facendo parte del “Piccolo Cenacolo degli artisti” di Vercelli e della “Società Promotrice delle Belle Arti” di Torino. Sue opere si trovano presso collezioni private e pubbliche fra cui la “Galleria d’arte Moderna Luigi Sereno” di Vercelli ed in Svizzera, Francia, Inghilterra, Olanda e Germania.
In esposizione ottanta opere che ripercorrono la lunga carriera di Albeltaro: dagli esordi come paesaggista alle nature morte, dagli scorci cittadini alle vedute di montagne ammantate di neve fino alle opere più recenti di descrizione del mondo contadino e alle figure dai grandi occhi stupefatti. Sempre coerente al suo stile egli trova un punto di contatto tra impressionismo ed espressionismo, con una pennellata spontanea e una tavolozza caratterizzata dai blu profondi e i viola raffinati fino ai rossi intensi dei tramonti.
A corredo della mostra un ricco catalogo con una presentazione del musicista e critico d’arte Angelo Gilardino che inserisce Albeltaro “con simpatia e con rispetto” tra gli eredi dei maestri vercellesi quali furono Gazzone, Vertice, Rinone, Libano ed altri che con la loro opera hanno rappresentato il passaggio dalla pittura ottocentesca alla modernità.
“L’Uomo e la Natura” si può visitare fino al 29 aprile tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e i festivi anche dalle 10.30 alle 12.30.