Lunedì al Ridotto del Civico un convegno sul tipografo-giacobino Giovanni Antonio Ranza

Giovanni Antonio Ranza, tipografo vercellese, fu uno dei personaggi più complessi e importanti della storia di Vercelli ai tempi della Rivoluzione francese. Visse dal 1741 al 1801, pubblicò le opere di Alessandro Verri, leader degli illuministi lombardi, nella sua Tipografia Patria e, soprattutto, da vero “giacobino” guidò la protesta contro l’arroganza delle classi nobili. Pr questa ragione nel 1791 fu costretto ad emigrare in Svizzera per sfuggire all’arresto.

Fu anche un mancato sacerdote perché, pur avendo studiato in Seminario fino ad arrivare al diaconato, lasciò tutto per amore di una donna e decise di fare il tipografo, illustrando splendidamente le glorie vercellesi. Fu anche professore di Retorica a Torino e, soprattutto, fondatore del giornale L’Amico del Popolo.

Adesso è nata un’associazione culturale che porta il suo nome e che domani, lunedì, alle 16,30, al Ridotto del Civico, si presenterà alla cittadinanza approfondendo in un convegno ad hoc questa incredibile figura: ne parleranno il presidente della Società Storica di Vercelli Giovanni Ferraris e il docente dell’Università di Torino Fabrizio Morandini. Titolo della conferenza: Giovanni Antonio Ranza patriota e rivoluzionario vercellese alla corte di Napoleone.

L’Associazione “Giovanni Antonio Ranza” , che si propone l’obiettivo di promuovere e tutelare il patrimonio storico e culturale della città, si era già costituita in era pre-Covid, ma poi la pandemia ne aveva bloccato la prima iniziativa pubblica. Presieduta  da Luigi Sarello, ha come portavoce Francesco Radaelli ed un altro socio molto attivo è Marco Fossale.

L’appuntamento al Ridotto è molto interessante. Per prenotare o confermare il posto in sala è preferibile scrivere a [email protected].

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