Lo straordinario duo Moreau-Kadouch (violoncello e pianoforte) sabato sera al Civico

Se è vero che il tempo ben speso passa in un attimo, il concerto di domani sabato 9 aprile al Teatro Civico di Vercelli (ore 21, concerto in abbonamento), capace com’è di volare leggero su tre secoli di musica, apparirà breve come un respiro. Eppure si tratta di uno degli appuntamenti più importanti del XXIV Viotti Festival, in quanto dà il benvenuto a Vercelli a due interpreti acclamati in tutto il mondo: il violoncellista Edgar Moreau e il pianista David Kadouch.

Fortemente voluti dalla Camerata Ducale, organizzatrice del Festival, Moreau e Kadouch sono arrivati giovanissimi alla ribalta internazionale e da anni sono una presenza fissa sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, forti di una musicalità e di un’espressività che lasciano ammirati sia il pubblico sia la critica. Quando si esibiscono insieme, come nella serata vercellese, formano un duo che spicca per la profondità dell’interpretazione e allo stesso tempo, in uno dei “miracoli” riservati solo ai grandi musicisti, per la sublime leggerezza con cui affrontano il loro repertorio.

E il concerto del Civico è un perfetto esempio delle loro magistrali capacità: passa infatti con disinvoltura dal fascinoso Settecento di Vivaldi e Marcello all’Ottocento di Paganini per arrivare alla meravigliosa Suite Italienne di Stravinskij e a un florilegio di celebri pagine di Ennio Morricone, del tutto a suo agio – cosa che avrebbe sicuramente apprezzato – nel confronto con i “monumenti” della musica classica.

Edgar Moreau inizia a studiare violoncello a 4 anni e il pianoforte a 6. Compie gli studi al Conservatorio di Parigi e li prosegue con diversi corsi di perfezionamento. Ad appena 11 anni si esibisce come solista con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e compie una tournée in Russia e Giappone. Premiato giovanissimo al Concorso Tchajkovskij di Mosca e al Rostropovich di Parigi, può vantare collaborazioni con Valery Gergiev, Gidon Kremer, András Schiff, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Gustavo Dudamel. Ha suonato tra le altre con l’Orchestre de Paris, l’Orchestre National de France, la Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Simon Bolivar del Venezuela, la Sinfonica di Honk Kong. Il suo primo disco è stato pubblicato nel 2014 e due anni dopo è uscito il Cd GiovinCello, florilegio di concerti barocchi, con cui ha vinto l’ECHO Classik nel 2016, uno dei più importanti premi discografici al mondo. Di recente ha pubblicato con Warner il suo ultimo album Transmission con la Luzerner Sinfonieorchester.

David Kadouch, originario di Nizza, perfezionatosi con Maria-Joao Pires, Daniel Barenboim e Itzhak Perlman, è stato acclamato come Giovane talento rivelazione alle Victoires de la Musique 2010 e Giovane artista dell’anno ai Classical Music Awards 2011.

Presente a molti festival tra i quali Lucerna, Verbier, Gerusalemme, Aix-en-Provence, Colmar e in Cina, si esibisce regolarmente in campo cameristico con artisti quali Renaud e Gautier Capuçon, Sol Gabetta e naturalmente Edgar Moreau, oltre che con i quartetti Ebène, Modigliani, Quiroga.

È stato solista con, tra le molte altre, BBC Symphony Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National de France, Israel Philharmonic, Munich Symphony, Hong Kong Sinfonietta, Vancouver Symphony Orchestra e Symphoniker Hamburg.

Ha tenuto recital in tutto il mondo, da Bruxelles e Londra a Vienna, Amsterdam e Miami. Il suo ultimo cd Revolution è stato acclamato dalla critica e ha vinto il premio Choc Classica 2019.

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