Vercelli – Grazie ad un emendamento proposto dal sindaco Corsaro e alla presenza in aula del consigliere che nessuno voleva più, Giuseppe Cannata, il Comune di Vercelli ha approvato ieri sera la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Premettendo che la notizia è sicuramente di quelle confortanti, cerchiano di capire come tutto ciò sia potuto accadere in assenza dei proponenti la mozione. Infatti la minoranza aveva abbandonato l’aula perché, come era spesso avvenuto anche durante l’amministrazione Forte, la regola non scritta, ma puntualmente applicata, è che dev’essere la maggioranza a garantire, con la sua presenza in aula, i numeri per lo svolgimento del Consiglio.
Ieri, già all’inizio della seduta del Consiglio i numeri erano risicatissimi, ma c’erano: 16 (escluso Cannata). E’ poi accaduto che, durante la seduta, il numero si sia ulteriormente assottigliato e che la minoranza, ad un certo punto, abbia abbandonato l’aula, compreso anche il primo firmatario della mozione (sottoscritta da tutta la minoranza), il pentastellato Michelangelo Catricalà.
Ma mentre tutto ciò avveniva, sono rientrati precipitosamente due consiglieri di maggioranza, ripristinando il numero legale, tra i quali anche Cannata. A quel punto, nonostante non ci fosse più il proponente la mozione (di solito tocca a lui illustrarla), il sindaco ha deciso di metterla in discussione lo stesso ritenendola una “proposta di delibera di giunta” e ha trovato la formula opportuna per smontare anche la tesi del parlamentare e capogruppo della Lega, Paolo Tiramani, avversa alla cittadinanza onoraria alla Segre. Tiramani aveva infatti affermato: “La Segre merita tutto il nostro grande rispetto, ma che cosa c’entra con Vercelli?”. C’entra – è il succo dell’emendamento di Corsaro – perché storicamente Vercelli ha avuto una Comunità ebraica molto importante, con famiglie autorevoli, che hanno pagato prezzi altissimi durante l’occupazione nazista”.
A quel punto si è rapidamente passati al voto e, per non fare approvare un atto così importante senza la presenza della minoranza, hanno deciso di rientrare in aula anche Alberto Fragapane e Michele Cressano del Pd e Giorgio Alfonso di “Vercelli con Maura Forte”. Risultato: Liliana Segre diventerà “cittadina onoraria di Vercelli con venti voti. “Una cosa inaudita”, sottolinea amaramente Catricalà, che avrebbe voluto un plebiscito sulla sua proposta.
E anche l’Anpi, sezione di Vercelli, ha poi espresso la sua soddifsazione per la cittadinanza a Liliana Segre.
In precedenza, era pure passata, pure con venti voti favorevoli (maggioranza e Pd) e un astenuto (Alfonso di “Vercelli con Maura Forte”) la modifica al piano regolatore che dà il via libera, di fatto, all’impianto per la produzione di pallets che Iren vuole realizzare all’interno dell’area industriale. Impianto decisamente avversato da una parte della minoranza, che sta addirittura raccogliendo firme (SiAmo Vercelli) sia perché ritiene assurdo che il Comune (socio di minoranza in Atena) debba fare l’imprenditore sia per questioni legate a dubbi sulla salubrità della produzione. Su questo punto hanno picchiato forte anche il pentastellato Catricalà e il leder di “Voltiamo Pagina” Roberto Scheda, ma, come detto, la proposta è passata anche con i voti del maggior gruppo di opposizione, il Pd, perché il progetto era già entrato nelle grazie della precedente amministrazione.
Da un po’ di tempo accadono fatti incomprensibili, bisognerebbe ascoltare bene la registrazione della seduta .. ma la pigrizia e il resoconto qui riportato, meticoloso e puntuale come sempre …
l’assenza di Catricalà e l’iniziativa di Cannata sono un bel coup de théâtre, degno del miglior Jonesco … bravi! .. così parte della minoranza vota inopinatamente a favore di Iren e la maggioranza assume come propria la politica della minoranza .. sulla scia di Biella dove tuttavia la cittadinanza alla Segre è stata votata previo un emendamento! .. di colore .. neutro, che escludeva dal testo la famosa commissione di sapore Orwelliano (poi a Palazzo Oropa si è assistito a risvolti ben più umoristici .. va detto a “merito” di Vercelli). Nessuno dubita del valore della donna, ebrea, sappiamo che esiste anche una folta e influente comunità a Vercelli, come quasi in ogni parte d’Italia .. che non richiede riconoscimenti .. il valore di Liliana Segre va ben oltre anche agli intendimenti che l’hanno portata per volontà di Sergio Mattarella (presidente espresso negli anni di Matteo .. Renzi) allo scranno di Senatore a vita .. In Israele, come in ogni nazione vi sono i buoni e i cattivi. Il sorprendente pronunciamento della Segre contro qualsiasi strumentalizzazione ci da sollievo tanto più perché tali manovre provenivano da parte della sinistra per lo scopo nascosto di impedire la libera espressione del pensiero (strumentalizzazioni basate anche sulle inesistenti 200 minacce giornaliere). Anche Matteo Salvini, dopo la probabile visita privata alla Signora, lo ha sostenuto. Che tutto ciò costituisca solamente il/un viatico per la prossima Presidenza del Consiglio alla Lega? Sarebbe l male minore. Ma potevano dirlo prima ..