Tiramani alla Camera al centro del parapiglia per il testo sul Mes – video

 

Scene di indegno parapiglia ieri alla Camera durante la discussione a proposito del Mes, il meccanismo europeo “Fondo Salva Stati” che interviene con fondi negli stati in default imponendo rigide misure di bilancio (come ad esempio in Grecia). Tra urla, sedie spaccate, e spintoni la protesta leghista è arrivata quasi alle mani. Tra i protagonisti della gazzarra anche l’onorevole valsesiano e sindaco leghista di Borgosesia Paolo Tiramani. Lo si vede, in un video che gira in rete con tanto di musica di sottofondo e scritte che inneggiano alla lotta per salvaguardare la sovranità dell’Italia, mentre si fa largo tra la folla, con rubuste spinte, dirigendosi verso il banco del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà  dove era riposto il testo dell’accordo sul Mes, sottoscritto dal primo ministro Giuseppe Conte, per strapparglielo via. Viene però feramto e “placcato” prima di raggiungerlo.

 

In discussione alla Camera c’era il decreto terremoto. La lite è scoppiata però appena si è diffusa la notizia che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione alla Commissione Finanze del Senato ha dichiarato: “Se chiedete se è possibile riaprire il negoziato, vi dico che secondo me no, il testo del Trattato è chiuso” sulla riforma del sistema di stabilità europeo.

Parole che hanno infiammato gli animi alla Camera dove un intervento piuttosto fazioso del leghista No Euro Claudio Borghi – “il premier venga a riferire in aula e se non verrà lo porteremo in tribunale perché c’è stata un’infedeltà in affari di Stato” – scatena i colleghi del centrodestra, in particolare di Lega e Fratelli d’Italia che sono scesi dagli scranni per aggredire, anche fisicamente, gli esponenti della maggioranza e del governo.

 

La lite con conseguente parapiglia, in ogni caso indegno per il luogo e la compostezza che necessiterebbe il Parlamento, oltretutto, si è sviluppata davanti ad alcune scolaresche invitate a Montecitorio per una visita.

 

Va ricordato, infine, come sottolinea il sito di commenti politici LoSpiffero, che il “complotto” sul Mes derivi da una riforma “della quale si discusse in due consigli dei ministri quando il governo era “gialloverde” e alla Camera i leghisti Borghi e Massimo Garavaglia (allora anche sottosegretario all’Economia) espressero parere favorevole sulla Relazione Italia-Ue in cui si illustrava la riforma del Mes. Lo stesso Borghi che ieri aizzava i suoi contro il complotto di stato a favore delle banche tedesche”.

 

Ecco il video che vede Tiramani al centro della gazzarra

 

 

 

 

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