Lettere anonime all’Asl, la difesa: “gli imputati vanno assolti”

Assoluzione piena perché non hanno commesso alcune reato è quella chiesta dagli avvocati di Antonietta Barbieri, Giuliano Formica ed Alberto Santagostino, in Tribunale nelle repliche della difesa prima del pronunciamento del giudice nel caso delle lettere anonime all’asl di Vercelli. Un processo che iniziato nel 2014.

 

Il procedimento vede imputati la dirigente dell’Asl Antonietta Barbieri, il colonnello della guardia di finanza Giuliano Formica ed il medico oncoematologo Alberto Santagostino, accusati di aver calunniato, tramite una lettera anonima, l’ex direttore generale dell’Asl Federico Gallo, la primaria di Ostetricia e Ginecologia dott.sa Nicoletta Vendola e suo marito Andrea Adessi, che si sono tutti costituiti parte civile nel procedimento. Secondo i legali della difesa, Renzo Inghilleri, che difende Antonietta Barbieri e Giuliano Formica, Andrea Corsaro ed Aldo Casalini, che rappresentano Alberto Santagostino in aula, dunque il fatto contestato dall’accusa non sussiste.

 

“La motivazione della richiesta è basata sulla considerazione p che i fatti descritti nell’esposto – inviato anonimamente alla Procura – che ha generato il processo siano in realtà storicamente accaduti. Questo ha determinato il convincimento negli autori dell’esposto che potesse esserci, nel periodo di riferimento, una gestione poco trasparente dell’Asl” hanno spiegato i legali nella loro arringa.

 

La Procura, con il dott. Davide Pretti e il dott. Francesco Alvino, aveva chiesto invece la pena di due anni e 4 mesi. I pubblici ministeri avevano richiesto l’assoluzione dal reato di diffamazione e la condanna per quello di calunnia. La prossima udienza per le repliche e la sentenza è prevista a gennaio 2019.

 

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