Candidato sindaco, centrosinistra e centrodestra scelgono martedì: le ipotesi

Siamo al 17 marzo e, sinora, solo tre candidati a sindaco hanno ufficializzato la loro discesa in campo, annunciando anche le liste (e due di loro hanno già raccolto le firme a sostegno): si tratta di Carlo Olmo, di Michelangelo Catricalà e di Valentina Bruson. I primi due saranno sostenuti da liste civiche, la terza è la candidata del M5S che, a giorni, inizierà la raccolta di firme a sostegno della lista. 

C’è quindi una quarta candidatura, anche se sinora non ufficializzata ed è quella di Fabrizio Finocchi, che sta riuscendo nell’impresa di riunificare due partiti che, dopo essersi tanto amati, si erano poi separati a causa dell’idiosincrasia tra i due leader nazionali, Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva). Finocchi che sta lavorando su una forte ipotesi di centro presenterà a breve la propria  candidatura ufficiale.

All’appello mancano i due blocchi: centrodestra e centrosinistra. La coalizione di centrosinistra ha valutato, in queste settimane, parecchi nomi. Uno era proprio quello di Finocchi, escluso da una parte del Pd (diciamo quella più di sinistra) perché gli veniva rinfacciato il suo passato (assai remoto) in Forza Italia. Ma la parte non così “massimalista” del partito non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione di cooptare una figura come quella di Finocchi, capace di attirare i consensi del centro moderato, e così era stata studiata questa soluzione: candidare a sindaco una donna (dopo la positiva esperienza di Maura Forte nel 2014), e cioè la segretaria provinciale Mariella Moccia, ma in ticket appunto con Finocchi, che sarebbe stato vice sindaco. Proposta rispedita subito al mittente dal rappresentante di Azione.

Poi il Pd ci ha provato con Gabriele Molinari, che ha cortesemente rifiutato. E adesso deve per forza decidere in fretta: l’appuntamento del Comitato allestito dalla direzione della Federazione è per martedì sera: due i nomi in ballo, quello appunto di Mariella Moccia e quello dell’ex sindaco (dal 1995 al 2003) Gabriele Bagnasco.

E pure martedì verrà anche fuori il nome del candidato del centrodestra. Fino al 31 dicembre scorso pareva fatta per la riconferma, anche logica, del sindaco uscente Andrea Corsaro. Poi, a Rosazza, è accaduto quel che sapete (con la realtà dei fatti ancora avvolta nel mistero) e l’ex numero uno assoluto di FdI in provincia, Emanuele Pozzolo, che aveva con largo anticipo conclamato la riproposta di Corsaro, è caduto in disgrazia.

Allora è entrata in scena la Lega post-tiramaniana che, per bocca del segretario provinciale, Daniele Baglione, ha espresso il proprio gradimento per l’avvocato Roberto Scheda, ex assessore fin dagli Anni Settanta, ex esponente di spicco del Psi, ex assessore ai Lavori Pubblici di Corsaro e attuale consigliere comunale di opposizione. E mentre una parte consistente di Fdi vorrebbe pur sempre la riconferma di Corsaro, è accaduto, proprio in queste ore, che la Lega ha rinunciato a riproporre il proprio sindaco uscente di Biella, Corradino, mentre a Verbania (il terzo Comune capoluogo in cui si voterà a giugno) ci si starebbe orientando su un candidato gradito a Forza Italia. Così, in ottica regionale, la Lega sarebbe autorizzata a fare la scelta per Vercelli. E Baglione continua ad essere categorico: “La migliore non può che essere Scheda”. Dunque  la scelta è tra due grandi avvocati penalisti.

Prevarrà l’intesa regionale politica oppure (dopo i casi Sardegna e Abruzzo) la necessità di non rinunciare ad un sindaco uscente?. Anche questa risposta martedì sera. Finalmente (per la città).

Edm

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1 commento

  1. Se la proposta del PD,
    tenuto conto dello stato febbrile
    in cui versa da tempo il partito,
    sarà comunque senz’altro decorosa
    e capace, in caso di ballottaggio,
    di recuperare + che qualche voto
    . In nome del meno-peggio.
    ..
    .. sull’opposto versante ..
    potrebbe succedere di tutto ???
    si scherza col fuoco !?

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