Oggi sotto la guida del presidente della Provincia Eraldo Botta e alla presenza tra gli altri del prefetto Francesco Garsia e del direttore generale dell’Asl Angelo Penna (tutti collegati in videoconferenza) si è riunita la cabina di regia provinciale che esamina la situazione in tutte le cinquanta Rsa della provincia. Da quando sono stati rilevati casi di positività preoccupanti di ospiti e operatori positivi in alcune strutture come la Piccola Opera Charitas e il Sant’Eusebio di Vercelli e nelle Rsa di Asigliano, Caresanablot, Trino, San Germano Vercellese, l’attezione della Cabina di regia è altissima, e Botta ne ha già convocata un’altra per mercoledì della prossima settimana.
Ovviamente, essendo molto alta l’età (e dunque la fragilità) degli ospiti in queste strutture l’allarme rimane alto, ma, per ora, rispetto a quanto accadde sette-otto mesi fa, la situazione generale, pur ovviamente difficile, sembra assai più sotto controllo rispetto, purtroppo, a quella traumatica degli ospedali.
Dice Eraldo Botta: “Secondo i dati raccolti in cabina di regia, sono positivi al tampone in questo momento circa 250 ospiti su poco meno di 1.600 e circa 140 operatori sul territorio provinciale. La percentuale degli ospiti positivi al tampone nelle nostre Rsa è dunque del 15 per cento, un dato che per ora appare sotto controllo, anche se è più elevato della media regionale, dove i positivi al tampone ospitati nelle circa 500 Rsa sono l’11 per cento”.
Sembrano, in questa nuova pandemia, dati incoraggianti, ma, ripetiamo, va considerata la fragilità delle persone cui queste cifre fanno riferimento. Persone che adesso si trovano prive dei soliti operatori, sostituiti con altri ingaggiati provvisoriamente (e anche qui molte strutture hanno dovuto letteralmente arrangiarsi) e con volontari. I numeri, ripetiamo, rimangono contenuti, e questo è un fatto positivo, ma con tutte le cautele e le avvertenze che abbiamo detto, anche perché nelle Rsa, ci sono stati purtroppo anche dei decessi, fortunatamente non nella dimensione catastrofica della scorsa primavera.
“La percentuale degli ospiti positivi al tampone nelle nostre Rsa è dunque del 15 per cento, un dato che per ora appare sotto controllo”
E’ ciò che tutti coloro che temono la pandemia d’autunno volevano sontirsi dire
” nelle Rsa, ci sono stati purtroppo anche dei decessi, fortunatamente non nella dimensione catastrofica della scorsa primavera”
Questo invece dispiace sentir ricordare, ma ragionevolmente nessuno poteva sperare, neppure nel 2018, che nelle Rsa potesse non morire più nessuno.