Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Redazione,
chi scrive è Domenico Leggiero, Presidente dell’Osservatorio Militare e responsabile dell’Associazione “Vittime dell’uranio impoverito” (https://www.facebook.com/groups/vittimedelluranioimpoverito/).
Prendiamo atto dell’articolo pubblicato oggi (leggi qui) in merito ad un appuntamento che vedrebbe coinvolto una “vittima dell’uranio impoverito”, a tal proposito si precisa quanto segue:
Le vittime dell’uranio impoverito non sono mai state riconosciute dall’Amministrazione Militare;
Le vittime dell’uranio sono coloro affette da patologie tumorali e nessun’altra patologia è al momento dimostrata connessa all’esposizione dal punto di vista scientifico;
Le vittime dell’uranio hanno svolto almeno un ciclo di missione nei vari teatri operativi in cui è stato utilizzato munizionamento all’uranio impoverito;
Le vittime dell’uranio impoverito sono state costrette a rivolgersi alla Magistratura per ottenere sia gli indennizzi che i risarcimenti;
Nessuna vittima dell’uranio impoverito è stata inserita nel ruolo d’onore delle FFAA ed al momento le vittime sono 360 ed i malati 7500;
Nessuna vittima dell’uranio è stata mai coinvolta in situazioni vendita, consumo e/o utilizzo di sostanze dopanti;
Le sentenze di Cassazione e le altre 136 sentenze di condanne sono state ottenute dal legale dell’Osservatorio Avv. Angelo Fiore Tartaglia.
Vi inviamo tutta la documentazione pubblica in merito e ringrazio se, alla luce del buon nome delle azioni legali e del prosieguo della battaglia che le vere vittime stanno conducendo sarete così gentili da precisare quanto sopra specificato.
Cordialità
Domenico Leggiero
In tutto il mondo le vittime (ovviamente anche civili) “dell’uranio impoverito” sono invece vittime dei governi che irresponsabilmente non proteggono i propri militari per colpire popoli pacifici che vivono in luoghi remoti.