Ghislarengo: deferito un imprenditore edile per un lavoratore in nero e senza sistemi di sicurezza

Un cantiere edile a Ghislarengo in cui i Carabinieri hanno effettuato un controllo dopo che avevano constatato che sul tetto di un’abitazione in ristrutturazione era presente un operaio straniero che lavorava senza adottare le previste cautele quali l’imbragatura ed il posizionamento delle impalcature di contenimento, per evitare il rischio (concreto) di caduta, ha portato al deferimento del titolare per aver violato le norme in tema di sicurezza e per aver utilizzato una persona priva di regolare assunzione e di permesso di soggiorno.

 

I fatti, come detto, sono avvenuti a Ghisarengo. I controlli effettuati dai Carabinieri si inseriscono in un percorso per contenere il fenomeno delle “morti bianche”, nonché dei molteplici infortuni sui luoghi di lavoro “causati spesso dalla negligenza, imperizia ed imprudenza delle maestranze e/o dai scarsi controlli dei titolari delle ditte, che interessano anche la provincia vercellese, nella giornata di ieri sono stati eseguiti alcuni controlli in alcuni cantieri, al fine di verificare se le norme di tutela dei lavoratori venivano applicate correttamente”.

 

Nei giorni scorsi dunque  i Carabinieri di Arborio, hanno proceduto al controllo di un cantiere edile constatando che sul tetto di un’abitazione in ristrutturazione, vi era presente un operaio straniero che lavorava senza adottare le previste cautele quali l’imbragatura ed il posizionamento delle impalcature di contenimento, per evitare il rischio (concreto) di caduta.

 

I successivi controlli hanno altresì permesso di acclarare che l’operaio era clandestino in Italia e quindi privo di premesso di soggiorno e non assunto regolarmente.

 

Il titolare della impresa edile, un 52 enne, è stato deferito per non aver adottato le necessarie misure di sicurezza a tutela del lavoratore ed altresì per aver dato lavoro ad uno straniero, un albanese 30 enne, privo del permesso di soggiorno che a sua volta è stato deferito per essersi trattenuto clandestinamente in Italia, procedendo ad inviarlo alla Questura di Vercelli per le pratiche relative alla sua espulsione dal territorio nazionale.

I militari della stazione di Arborio, al termine di ulteriori accertamenti in atto, contesteranno anche delle violazioni per le responsabilità in capo al committente (proprietario dell’abitazione).

I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.

 

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1 commento

  1. .. vuoi vedere che riusciamo ad espellere chi lavora essendo (FORSE) sfruttato dal datore di lavoro e ci teniamo per sempre (per esempio, a caso): gli stupratori di Macerata, spacciatori, picchiatori di autisti di tram o di ferrovieri, poliziotti e carabinieri? .. compresi quelli provenienti da francia e germania

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