LA SINDROME DI WATERLOO 22 – Se sono botti…spareranno

 

Per l’ennesima volta Vercelli vive l’ipocrita rito delle ordinanze anti-botti di Capodanno, che sono più disattese dell’ormai leggendario divieto di svolta a sinistra da corso Abbiate verso via Trino, violato quotidianamente, secondo le giornate (di lavoro, o festive), almeno dalle duecento alle trecento volte.
“Vercelli dice No ai Botti di Capodanno”, il motto di queste ore, accompagnato dalla foto di un bel cagnolone riconoscente, invade siti ufficiali e pagine Facebook, compresa quella del sindaco Forte, che però omette di dire “come” verrà fatta rispettare la sua ordinanza, che, rafforzandolo, si riallaccia al regolamento di polizia municipale che mette al bando i botti anche in  tutti gli altri giorni dell’anno.

Negli ultimi giorni del 2016, il comandante dei vigili urbani Riva Cambrino ammise con onestà che il suo Comando non era assolutamente in grado di fare rispettare l’ordinanza, da allora non è cambiato niente. Ma, sia ben chiaro, questo non è un problema che nasce con la maggioranza di centrosinistra guidata da Maura Forte: già ai tempi della giunta Corsaro si emettevano, a ridosso della notte di San Silvestro, ordinanze analoghe, puntualmente disapplicate, e dunque inutili.

Lo scorso anno, durante il concerto della notte di passaggio tra gli anni di Alessandro Geddo e del Folle Pretesto, si sparavano addirittura botti in piazza Cavour, sotto gli occhi del sindaco e dei vigili urbani. Il che, possiamo garantirlo, avverrà puntualmente anche domenica. Anzi, mentre scriviamo questa nota, piccole “santebarbara” stanno già entrando in funzione in alcuni quartieri periferici della città.
Un consiglio, dunque: evitiamo i buoni propositi, se non siamo in grado di onorarli, e attrezziamoci con tutte le modalità suggerite dal buonsenso, ma anche dagli esperti, per proteggere i nostri compagni di specie pelosi.

Von Blücher

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