Anche il MAC parteciperà quest’anno alle Giornate Europee dell’Archeologia, un’iniziativa nata in Francia dodici anni fa a cura dell’Istituto Nazionale di Ricerca Archeologica Preventiva e che si è diffusa in tutta Europa. In Italia le Giornate sono coordinate dal Ministero della Cultura. Direzione Generale dei Musei.
A Vercelli si apriranno venerdì 17 alle 17.30 con la conferenza di Francesca Garanzini e Lucia Mordeglia, funzionarie archeologhe della Soprintendenza, che tratteranno il tema Un nuovo quartiere residenziale di età romana: gli scavi presso l’ex Ospedale di S. Andrea, un’anticipazione delle indagini archeologiche, ancora in corso, presso il cantiere della nuova torre libraria per la futura sede della Biblioteca civica.
Domenica 19 alle 16.30 spazio a una proposta di aggiornamento della topografia e delle caratteristiche degli insediamenti preromani di Vercelli, sulla scorta di nuovi ritrovamenti editi e dell’inventario dei reperti, provenienti da indagini condotte con la Direzione scientifica della Soprintendenza, a cura del conservatore archeologo Fabio Pistan.
Per info: 0161.649306 o [email protected]
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data l’importanza .. BISOGNERE ASSOLUTAMENTE ESSERE PRESENTI !!! .. !!!
Il pomeriggio .. piuttosto .. esageratamente afoso .. è stato denso di scottanti .. ed esaltanti notizie per la nostra città. Oltre ogni ottimistica previsione.. funestato solo, di tanto in tanto, dalla musica del xxi secolo proveniente dall’esterno (ma corretta dal buon audio dell’impianto).
Intanto abbiamo ascoltato, oltre alle due generosissime (nel descrivere i ritrovamenti in ogni particolare) due studiose, le parole del nostro competentissimo sindaco .. non sappiamo se tanto competente in conseguenza della passione che lo anima .. o tanto appassionato per competenza propria .. e se tale competenza ha trasmesso (come sappiamo) ai diretti discendenti o vice-versa. Scherzi (ma non tanto) a parte, lo abbiamo sentito porre alcune domande fra le quali una sul senso del corso di canali e canaletti ritrovati durante gli scavi .. andavano verso la Chiesa di San Pietro Martire o vice versa ? .. la risposta è tata data e .. pare proprio che fosse: verso (provenienti quindi dal torrente Cervo, piuttosto che da rogge ..!… proprio come “preferivamo”! Tra l’altro la chiesa è stupenda e dovremmo riappropriarcene nell’ambito della “crescita” (anche) cultural-turistica dei luoghi! Oltre al nostro sindaco già uno e .. forse due studenti dell’Università di Torino ci faranno la loro Tesi di Laurea sugli scavi romani ..!
Per ora passando da quelle parti vediamo una montagnona di terra svettare in un angolo del parcheggio (gli scavi son arrivati sotto, rispetto al livello attuale, fino a tre metri e oltre) .. e lo studio dei reperti è solo .. forse a metà dell’opera!
La pianta della città pare non sia perfettamente quadrata come proprio dell’epoca romana ma più simile ad un poligono irregolare (in tale ambito si include l’area termale di via Simone di Collobiano). Ritrovamenti di materiali di carattere pirotecnico sul lato di S.Andrea verso piazza Guala Bicheri, da valutare .. a parte
Una miriade di reperti sui quali focalizzare l’attenzione, tracce dell’esistenza di telai per lavorare la lana,.. monili come aghi per acconciarsi e adornare acconciature, lucerne .. si va dalla fine del 2° Secolo d.C.
I lavori di scavo iniziarono, s’è deto, nell’inverno 2021 e sono terminati il 17.5.2022. Si dovranno analizzare approfonditamente tutti i reperti, tantissimi. Da quelli più vistosi: pozzi, pavimentazioni stratificate (le più possenti a spina di pesce, come quelle che si vedono in S.Andrea, pilastri, e c..
Monete antiche, anfore con interessanti bollature marchi di fabbrica o contrassegni di contenuto, provenienti con quasi assoluta certezza dall’alto adriatico (si può ipotizzare, dalla città di Grado, avendo occhio alla forma degli oggetti, piuttosto numerosi, fra l’altro), cioè dal Veneto o dall’Istria, e un frammento prezioso di vetro (simile alle murine che vediamo oggi) che, una volta analizzato, dirà qualcosa di utile! Forse proveniente da Aquileia o dall’estero (nel senso .. di allora) contenitori di vini, olio, granaglie, legumi, pesce di età augustea (1° sec. d.C. e forse fabbricate nel 1° sec. a.C,), un frammento provenzale di età claudia proveniente dalla Gallia (1° sec.) utile a raccontare la storia del sito .. rosso e giallo .. oggetto di esportazione e trovati ad Ostia, Torino, Aosta, Ivrea .. finalmetne anche a Vercelli e databili forse fra gli anni 89/90 d.C. la presenza di tappi ermetici dimostrava che durante un certo periodo quei prodotti arrivavano da fuori verso la domus! poi una bellissima moneta antica (4° secolo?) che il prof. Federico Barelli a guidato nella pulizia (conoscendone perfettamente il tipo), e due denari repubblicani .. fino a una moneta di Federico II di Svevia della 1^ metà del 13° secolo ecc. che ci collega alal capitale di allora? (Pavia?)
.. ma i ritrovamenti identificano il succedersi di varie fasi di utilizzo di quegli spazi, .. già delle modifiche risalgono, pensate, alla seconda parte del 1° sec. d.C. con modifiche sulla recinsione .. tolto il fossato (che poi ricomparirà in epoca successiva e con diversi caratteri ! .. poi dalal fine del 2° secolo vi fu l’abbandono fra il 4° e 5° secolo d.C. dimostrato dall’apparire di una traccia e materiali di capanna in legno di epoca barbarica (che non vuol dire “arretrata” . .tutt’altro) databile sostanzialmente al 489 d.C. ch epoteva verosimilmente contenere dei telai (si vedrà l’analisi dei materiali..) eretta al di sotto del piano della terra, secondo l’uso dell’epoca
S’è trovato un numero si pur limitato di inumazioni: 6 .. da studiare e veder ese collegabili col vicino Monastero di San Pietor Martire (ancora lui!).
ORA PENSIAMO AL SECONDO APPUNTAMENTO IN SCALETTA !!!