Sono passati pochi giorni dalle polemiche per il maxi manifesto sui vaccini affisso a Vercelli, in corso Matteotti, dal Comilva, il Coordinamento del Movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni, che hanno suscitato gli strali del presidente dell’Ordine dei Medici Fossale (leggi qui https://tgvercelli.it/informati-vaccinare-figli-polemiche-sui-maxi-manifesti-apparsi-citta/). Manifesto affisso negli spazi normalmente destinati alle pubblicità e gestiti normalmente dall’apposito settore del Comune.
Ora, accade che gli stessi manifesti sono stati affissi anche a Torino, direttamente davanti all’ospedale dei bambini e, come ci ricorda un articolo del Corriere della Sera di ieri (leggi qui http://torino.corriere.it/cronaca/18_aprile_06/torino-manifesto-contro-vaccini-all-ospedale-bambini-14ba42ca-39b0-11e8-8e49-98826bd21e1a.shtml?refresh_ce-cp.), la loro presenza ha scatenato l’inviperita risposta del capogruppo del Pd in Comune – a Torino – Stefano Lo Russo, che ha attaccato senza mezzi termini la sindaca Cinque Stelle Chiara Appendino, accusata di essere “ambigua”, quasi una “no vax”, per poi proseguire la sua reprimenda aggiungendo: “La Sindaca della Città, tra i suoi compiti, ha anche quello di far rispettare le leggi, compresa quella sull’obbligo vaccinale, anche se non la condivide”.
Tutto bene, se non fosse che a poco più di 70 chilometri di distanza, ossia nella nostra Vercelli, un’altra Sindaca, questa volta di colore Pd, la Maura Forte, si è trovata con gli stessi manifesti affissi, ma nonostante le polemiche non pare aver preso alcuna posizione.
Ora il dubbio, amletico, è: quel cartellone, per il Pd, “Vax o non Vax” rimosso?
Von Blücher
