Sono due i nuovi tavoli tematici insediati sul territorio provinciale dal Nodo Provinciale della Rete Regionale contro le discriminazioni, in collaborazione con l’ASL di Vercelli; stanno infatti diventando operativi “Tavolo sui Disturbi Comportamenti alimentari ” e “Team per l’informazione e la prevenzione dell’endometriosi”.
Il “Tavolo sui Disturbi Comportamenti alimentari ” è composto da sei esperti: la dottoressa Patrizia Colombari (Responsabile S.C. Psicologia), la dottoressa Marianna Guarcello (Responsabile Struttura Dietologia e nutrizione clinica), il dottor Gianfranco Abelli (Referente struttura Igiene degli alimenti (SIAN, la dottoressa Silvia Ferraris (Referente specialistico della S.C. Psichiatria), il dottor Giuseppe Sulpizio (Medico di base) e il dottor Marcello Trada (Medico pediatra). Altrettani sono i componenti del “Team per l’informazione e la prevenzione dell’endometriosi” composto dalla dottoressa Nicoletta Vendola (Direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia Vercelli), il dottor Enrico Negrone (Direttore Ostetricia e Ginecologia Borgosesia), la dottoressa Elsa Barnabino (Ordine dei medici), Vania Mento (Associazione ” La voce di una è la voce di tutte”), Associazione 12 dicembre e Casa circondariale.
A seguito del lavoro svolto dai rispettivi tavoli, si sono realizzati materiali informativi e divulgativi da diffondere attraverso le sedi dell’ASL , l’Ordine dei medici , l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma, come ad esempio “Non misurare la vita in centimetri – Poster e Guida di sensibilizzazione sul DCA”, che evidenzia come i disturbi del comportamento alimentare siano caratterizzati da grossolane alterazioni del comportamento alimentare, quasi sempre accompagnate da una alterata percezione della forma e del peso del proprio corpo ed una contemporanea ed indebita influenza dell’immagine corporea distorta sul livello dell’autostima. E’ un fenomeno che colpisce circa due milioni di giovani nella maggior parte dei casi donne, ma che recentemente è aumentato anche negli uomini. “ Come le persone con obesità, – afferma Lella Bassignana Refernete del Nodo – le persone con disturbo da alimentazione incontrollata possono essere oggetto di discriminazione da parte degli altri a causa della loro condizione fisica a maggior ragione se chi ne è affetto è un ragazzo.”
E’ stato redatto anche un poster di sensibilizzazione sull’endometriosi “Per l’endometriosi non si muore però…” con la finalità di promuovere azioni di sensibilizzazioni e contrasto alle discriminazioni e il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi. Sono ancora molte le donne che perdono il posto lavoro a causa della malattia, vittime di un clima di pregiudizio tra colleghi e tra i superiori che non si rendono conto di ciò che stanno passando. “ Siamo la prima provincia piemontese ad aver operato in tal senso – prosegue Lella Bassignana – valorizzando l’apporto delle associazioni e del volontariato che si occupano di endometriosi e a breve attiveremo infopoint e percorsi di sensibilizzazione presso le aziende.”
Per chi fosse interessato ecco i link ai poster riassuntivi sui disturbi alimentari e quello sull’endometriosi
Da anni ci si occupa di questi i problemi. Stavolta, per risolvere definitivamente la questione s’è messo insieme un nutrito gruppo di “esperti”, specialisti dei più svariati settori, ma sempre con qualcosa a che vedere con il campo di indagine. La soluzione finale del problema dovrebbe essere imminente. I progressi, basta farsi un giro per Vercelli al sabato sera, ormai sono palpabili.
ascolto solo or ora questa notizia ben presentata e commentata su un contributo degli psicologi volto a neutralizzare gli effetti della pandemia sull’equilibrio personale della mente attraverso una collaborazione intersettoriale propedeutica per un approccio sistematico interdisciplinare che non emargini gli untori nell’ambito delle nuove tematiche e volto infine a migliorare la vostra salute
https://www.youtube.com/watch?v=K2TukBYKmfo