Pro Vercelli-Novara: 1 a 1
(Al 20’ Da Silva su rigore, al 35’ Cacia su rigore)
Vercelli – La Pro illude i propri tifosi con 25 minuti di buon calcio in cui frastorna letteralmente il Novara, poi, dopo il rigore trasformato da Da Silva, si affloscia e lascia terreno e idee agli azzurri che pareggiano pure su rigore, con Cacia, e che, nella ripresa, legittimano il pari. Per i ragazzi di Grieco, dopo il match con il Pontedera, un altro mezzo passo falso interno, frutto delle latitanze di alcuni giocatori-chiave, come Bellemo e Azzi, e degli errori sotto misura che ci erano costati altri due punti, sempre al “Piola” con il Pontedera. Mercoledì si recupera la gara di Arezzo e l’augurio è che gli attaccanti riescano ad inquadrare la porta per non vanificare il gran lavoro che, seppure a tratti, la squadra di Grieco riesce a sprigionare.
Il 28° derby della storia disputato a Vercelli fra le due squadre cuginastre di campagna non riesce a radunare il pubblico delle grandi occasioni. La Pro lo affronta al gran completo, mentre il Novara è rimaneggiato, ma Viali, stante le forzate e ripetute soste, ha avuto modo di provare una formazione alternativa a quella ufficiale.
Per quanto riguarda la Pro, succede che, proprio nell’imminenza del match, Berra lamenti un infortunio e Grieco decida di di sostituirlo con De Marino. La Pro si schiera con un tranquillo 4-2-3-1, con Azzi, Da Silva e il più giovane dei Gatto, Massimiliano, invitati a lanciare al gol l’unica punta, Morra. L’assetto, almeno inizialmente, funziona a meraviglia, soprattutto sulla fascia destra (la sinistra della difesa azzurra) dove i lanci lunghi di Milesi creano veri sconquassi. Sbraga salva un gol fatto al 13’, chiudendo la strada verso il gol a Morra che si era liberato mirabilmente in area, ma poi, al 20’ va per l’ennesima volta in confusione sul solito lancio verticale di Milesi e anticipa Morra di mano: rigore tanto netto quanto inutile, che Da Silva (vedi foto) trasforma con calma olimpica, fintando De Gregorio.
A quel punto, onestamente sembra che la Pro possa fare un sol boccone dei più tradizionali avversari di sempre, ma, a poco a poco, la squadra di sfalda, Da Silva da solo non basta a creare gioco, perché latitano Azzi, Bellemo e Gatto. Il Novara prende coraggio, Sciaudone sfiora il palo alla sinistra di Nobile, al 28’, e, quasi a sorpresa, sette minuti dopo il pari che sembrava improbabile è cosa fatta: su un calcio franco dalla tre-quarti, Crescenzi emula Sbraga con un intervento pallavolistico, e l’arbitro genovese Marcenaro può fare altro che indicare il dischetto. Cacia (il secondo bomber della serie B di tutti i tempi, dietro a Schwoch) è un findus come Da Silva: Nobile, al compleanno odierno, riceve un contro-regalo: 1 a 1.
Da lì ala fine del tempo, non succede più niente, ma l’impressione è che, purtroppo, la bella Pro iniziale abbia subito un bel contraccolpo. Difatti l’avvio nei ripresa è tutto del Novara che, dopo un paio di tiracci (contro gli zero comunque della Pro) chiama Nobile ad una grande parata, al 56, su destro di Peralta: il portiere della Pro si tuffa sulla sua destra e riesce a deviare con grande bravura.
Grieco cerca di cambiare le carte in tavola, inserendo due punte, Comi e Gerbi al posto di una punta (Morra) e di un difensore (Milesi), e intanto aveva già rilevato il deludente Massimo Gatto con il fratello, Leonardo. Non è che il cambio tecnico-tattico risulti efficace, tuttavia, prima Gatto trova lo stinco di un difensore su un ragguardevole destro a giro (71’) e la palla esce di un nonnulla. Poi al 76’, su corner finalmente calciato da Da Silva, dalla destra, perché il sinistro di Mammarella da quella bandierina era sempre preda facile di Di Gregorio, ecco la meravigliosa girata di testa di Gerbi per Gatto che, incredibilmente, sparava fuori da un metro. Tutto lì, troppo poco, cara Pro. Da segnalare soltanto all’83’, l’esordio stagionale di Schiavon, che, pensiamo, tornerà utile.
Il top: Nobile per la grande parata che, al 56’, salva i bianchi da una immeritata sconfitta. Buon compleanno!
Il flop: Azzi. Cercasi disperatamente il giocatore che aveva incantato contro la Carrarese. Si è perso, avvisate la Sciarelli.
Edm