Vercelli – L’amministrazione Forte ci riprova con la piscina: l’ultimo giorno dello scorso anno, il Settore Sviluppo Urbano ed Economico, con una determina dirigenziale firmata dal direttore Giuseppe Scaramozzino ha accolto la proposta di una Ati (Associazione temporanea di impresa) costituita dalla De Vivo Spa di Potenza (mandataria) e il Consorzio Nuovo Civ di Vercelli che si sono proposti di portare avanti il progetto iniziato, ma non concluso a causa del fallimento della ditta che se l’era aggiudicato (la Asfalt, di Torino); quello di ricoprire la vasca aperta dell’ex Centro Nuoto, spendendo la stessa cifra che era stata prevista per il progetto originariamente affidato alla ditta torinese, vale a dire 1 milione 828,257,20 euro.
E’ stato possibile affidare all’Ati De Vivo-Civ il progetto perché si tratta dei quarti nella graduatoria dell’appalto e visto che le altre ditte che li precedevano avevano detto no. Auguriamoci che stavolta siano state prese tutte le informazioni opportune sullo stato di salute dell’impresa mandataria, visto che sul Nuovo Civ, vercellese, non dovrebbero esserci sorprese, dato che si tratta del Consorzio che ha ristrutturato, ad esempio, la struttura ex Enal, originariamente destinata a diventare una Risoteca (adesso purtroppo è ristrutturata, ma abbandonata: tuttavia questo è una altro discorso).
Riesumando il vecchio (e contestatissimo, dalla minoranza) progetto, Maura Forte spera se non di rispettare l’impegno elettorale che si era assunta nel 2014 di ridare una piscina coperta dalla città, almeno di inaugurare la posa della prima pietra. Le opposizioni continuano a parlare di progetto illogico e troppo oneroso: “Assurdo – sostengono ad una sola voce Lega, Forza Italia, M5S, SiAmo Vercelli e Vercelli Amica) – spendere una cifra del genere per coprire una vasca da 25 metri, senza dotare la città di una vasca per bambini e per disabili”: E parlano esplicitamente di iniziativa “pre-elettorale”.
Ricordiamo che Vercelli non dispone più di una piscina coperta dal maggio del 2013, dopo il contenzioso avviato dal Comune (amministrazione Corsaro) verso il gestore precedente, la “Gestel”, che pure aveva provveduto a suo spese a riaprire la vasca al coperto dopo il famoso crollo della controsoffitatura avvenuto, poter fortuna di notte, il 13 ottobre del 2012.
