La presidente del Palmeiras alla Pro: “I nostri percorsi si intrecceranno sempre”

I tifosi del Palmeiras fanno festa al “Piola” (foto Renato Greppi)

Certo. In principio, ma proprio in principio tutto deve essere fatto risalire alla storica tournée della Pro Vercelli nel 1914 quando, per consolarsi della mancata conquista di quello che allora sarebbe stato il sesto scudetto (finito al Casale), le bianche casacche si imbarcarono, il 16 luglio, sulla nave “Cordova” che fece rotta verso il Brasile. Anche il Torino, in quei giorni, e sempre in nave, andò in tournée in Brasile, ma partendo sei giorni dopo.

Altafini accolto dalla dirigenza della Pro

Quella doppia tournée, la prima di calciatori italiani in Brasile, scatenò entusiasmo tra i nostri tantissimi connazionali di laggiù, alcuni dei quali, a San Paolo, fondarono, il 26 agosto di quell’anno, una società che si chiamava inizialmente Società Sportiva Palestra Italia e che, dalla fine della seconda Guerra Mondiale, si chiama Palmeiras ed  è un’esplicita derivazione della Pro Vercelli. I colori sociali sono il verde e il Palmeiras, dopo un lungo periodo di appannamento, è ora tornato  ai vertici del calcio sudamericano, vincendo per due volte consecutive (in totale sarebbe la terza volta) la Coppa Libertadores, cioè la Champions League sudamericana, nel gennaio del 2021, contro il Santos, e nel novembre dello stesso anno contro il Flamengo.

Foto emblematica dell’evento

Questo, dunque, “in principio-principio” per introdurre la giornata del gemellaggio Pro&Palmeiras che è stata celebrata ieri allo stadio “Piola”. Un “in principio” più recente riguarda invece il luglio dello scorso anno quando un imprenditore vercellese super tifoso della Pro, Alessandro Balbis, portò un analogo super tifoso, ma del Palmeiras, Jussio Anderson nella sede della Pro, dove all’allora presidente (adesso onorario) delle bianche casacche Franco Smerieri, presente l’assessore allo Sport Mimmo Sabatino, venne consegnata una maglia firmata da tutti i giocatori del Palmeiras, in quel momento campioni del Sudamerica, perché era l’anno del 130° di fondazione della Pro Vercelli (tra l’altro dalla fine del 2021, la terza maglia della Pro è appunto di colore verde, in omaggio alla società paulista).

Anche da quel gesto emblematico è nata la giornata di ieri in cui sono venuti a Vercelli, tra gli altri, due ex campionissimi del Palmeiras: José Altafini, 84 anni, ed Evair, 58 anni. Il primo, campione del Mondo col Brasile nel ‘58 e poi campione d’Europa con Milan, ha giocato 126 partite dal 1956 al 1958 nel Palmeiras, segnando 90 gol; il secondo, ha indossato la maglia verde dal ‘91 al ‘94 e quindi nel ‘99 per un totale di 254 partite, segnando 126 gol. In Italia, proprio  prima di passare al Palmeiras, Evair ha giocato dal 1988 al 1991 nell’Atalanta, segnando 25 gol in 76 partite gol e lasciando un ottimo ricordo al punto che poco fa, prima di Atalanta-Juventus, ha fatto un giro d’onore al Gewiss Stadium, acclamato dai tifosi nerazzurri. Al “Piola”, Altafini ed Evair sono stati accolti signorilmente dalla vice presidente della Pro Anita Angiolini, dal presidente onorario Smerieri e dal direttore sportivo Alex Casella.

Evair nel cerchio del centrocampo (foto Greppi(

Oltre alla presenza di Altafini e di Evair, il “Piola” ieri ha ospitato tante cose. Innanzitutto i tifosi del Palmeiras, giunti anche da Dublino e ospitati al Modo Hotel, dove hanno festeggiato in continuazione questo primo raduno internazionale nella città che ha ufficialmente ispirato la nascita della società per cui fanno il tifo. Ricordiamo che erano presenti anche gli influencer calcistici più famosi d’Italia, che hanno preparato l’evento. I tifosi del Palmeiras si sono sfidati in una partitella tra di loro, e la formazione Juniores della Pro Vercelli ha quindi giocato contro il Team del Palmeiras da Dublino. In campo anche gli influencer, e qjuindi challeng con il calciatore della Pro Karim Laribi. E poi due “tour” nello stadio, per far conoscere un po’ di storia sportiva vercelese.

E in campo, soprattutto Franco Smerieri, che, con accanto l’assessore Sabatino, ha letto la bella lettera inviata alla Pro dalla presidente del Palmeiras Leila Mejdalani Pereira, sottoscritta dal responsabile delle relazioni esterne della società brasiliana Marcelo Solarino – che, presente all’evento, ha consegnato direttamente la lettera della sua presidente –  e sottoscritta pure dal responsabile dell’archivio storico della società paulista Josè Ezequiel Filho.

Nella lettera che ovviamente ricorda e celebra il 1914, c’è scritto tra l’altro: “Palmeiras e Pro Vercelli seguono i loro obiettivi sportivi e sociali da oltre un secolo, con successi, passione, amore e idealismo. Sono percorsi che si intrecceranno sempre con ogni generazione di tifosi appassionati, in una fratellanza con reciproco rispetto, affetto e ammirazione”.

A condurre queste fasi importanti e toccanti del “gemellaggio”, il giornalista e storico della Pro Vercelli Alex Tacchini con la siua ineguagliabile competenza in materia.

                                                                       Edm

Nelle foto di Renato Greppi altri momenti della giornata di sabato al “Piola”

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