La Fondazione CRV promuove un progetto di social housing a Santhià

Presentato nella Sala Convegni della Fondazione CRV il progetto di social housing che si concretizzerà nella realizzazione di alloggi sociali ed ecosostenibili in un edificio del centro di Santhià. A illustrarlo il presidente della Fondazione CRV Nando Lombardi, il consigliere Enzo Corradini, il sindaco di Santhià Angelo Cappuccio, l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Angela Ariotti e il geometra Inglese dello studio Inglese-Maggia che cura e segue i lavori.

 

«La Fondazione – ha spiegato Lombardi – ha sottoscritto il fondo immobiliare Piemonte Case. Si tratta di un fondo che non dà rendita, ma ha un ritorno di tipo sociale. È questo uno dei dodici fondi gestiti da Ream SGR, una società di gestione del risparmio specializzata nell’istituzione e gestione di fondi di investimento alternativi immobiliari, che finora ha operato soprattutto nel torinese, nell’astigiano e nel cuneese, e che è l’unica in Italia ad avere come cosi solo fondazioni bancarie tra le quali la nostra».

 

I progetti in questione erano due e riguardavano Vercelli e Santhià. Per ora a esserne interessata è stata quest’ultima, ma in futuro non è detto che anche Vercelli lo sarà. In pratica verrà recuperato un edificio fatiscente che si trova a Santhià in corso Nuova Italia, angolo via Torino, che verrà ceduto a Ream. Saranno ricavati ventisei alloggi destinati a famiglie in difficoltà come giovani coppie e anziani. Gli affitti saranno calmierati, ovvero il 30% in meno calcolato sul valore degli affitti medi.

 

«Santhià è una città solidale – ha affermato con orgoglio Angelo Cappuccio – come ha dimostrato nella recente vicenda IFI. Siamo fieri di proseguire su questa strada con il progetto di social housing che aiuterà le famiglie in difficoltà ad avere una casa sicura».

 

«Il recupero dei volumi permetterà di realizzare un fabbricato dal quale ricaveremo ventisei unità di dimensioni medie – così il geometra Inglese – ognuna delle quali rispetterà le norme vigenti in materia di risparmio energetico. Ad esempio sarà eliminato il gas per cucinare. I fornelli saranno a induzione elettrica. Consumi minimi insomma».

 

Ora il progetto passerà in Commissione Edilizia, dopodiché si inizierà con i lavori, affidati a imprese del territorio. Data prevista inizio della prossima estate, termine entro un anno e mezzo. L’investimento stimato è di 3.000.000 di €. L’immobile sarà poi dato in gestione alla cooperativa sociale “Il Ciclamino” che si occuperà anche di stabilire chi avrà i requisiti necessari per fare domanda di affitto.

m.m.

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