La delegazione di Civiasco a Barcellona ricevuta anche dal console generale italiano

La delegazione di Civiasco all’interno dell’hotel Oriente

Una delegazione dei quaranta abitanti di Civiasco che, nei giorni scorsi, ha visitato Barcellona, per riscoprire le radici dei valsesiani e dei cusiani che, tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, avevano fondato o gestito alcuni degli alberghi più importanti della capitale catalana, è stata ricevuta dal console generale italiano Emanuele Manzitti.

L’incontro è avvenuto lunedì nella sede del consolato generale: erano presenti, tra gli altri,  il sindaco di Civiasco Davide Calzoni, il presidente della Pro Loco (promotrice della visita, per celebrare i propri 60 anni di fondazione) Giorgio Salina, l’assessore dell’Unione Montana Valsesia Attilio Ferla, la direttrice della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo Piera Mazzone, e l’antropologa residente a Barcellona Eva Fernandez. Quest’ultima, legatissima a Civiasco, aveva fatto da guida agli ospiti italiani nei quattro alberghi “valsesiani e cusiani” ancora esistenti sulla Rambla: il “Falcon” (ora diventato “Biblioteca Gòtic Andreu Nin”), “Cuatro Naciones” (dove alloggiarono anche Chopin, George Sand e Buffalo Bill), “Peninsular” e “Oriente”.

C’era anche la direttrice generale della Casa degli Italia (visitata dai valsesiani prima dell’incontro in Consolato) Patricia Radovic.

La delegazione civiaschese ha donato al console generale una pubblicazione sul Sacro Monte di Varallo e una su Gaudenzio Ferrari.

Tra i progetti ambiziosi che si stanno intavolando sull’asse Barcellona-Civiasco, auspice la vulcanica Eva Fernandez, anche una mostra su questa storia straordinaria di migrazione (si pensi che, oltre agli alberghi citati, anche il prestigioso Hotel Majestic ebbe due direttori di Civiasco) che dovrebbe coinvolgere pure il Cusio.

Edm

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