Importante riconoscimento per il reparto Cardiologia dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, che è risultato essere fra le migliori strutture in tutta la Regione Piemonte. E’ quanto emerge dai dati resi noti dal Programma Nazionale Esiti (PNE 2019) sviluppato dall’AGENAS su mandato del Ministero della Salute, che fornisce valutazioni di efficienza appropriatezza e sicurezza, delle cure prodotte dalle strutture ospedaliere di oltre 1300 ospedali italiani pubblici e privati accreditati
Il PNE permette di valutare l’efficacia degli interventi sanitari, e gli esiti nel tempo dei trattamenti clinici erogati dalle strutture ospedaliere. Vengono analizzati circa 170 indicatori, di Volumi, di esito, di processo, da cui si desume la performance della struttura ospedaliera, in riferimento ad un elenco di patologie fortemente impattanti sul sistema sanitario nazionale, che vanno dagli esiti della frattura di femore, alla protesi al ginocchio , dal tumore polmonare al parto, dal tumore alla mammella al tumore al colon, dal tumore alla stomaco al tumore alla prostata, dall’ictus cerebrale all’infarto del Miocardio. Insomma un lungo elenco delle patologie più trattate negli ospedali.
“In relazione alle patologie cardiovascolari – sottolinea il dottor Francesco Rametta, responsabile del reparto – ed in particolare il trattamento dell’infarto miocardio acuto, la nostra struttura è fra le 8 della Regione Piemonte a rispettare tutti i parametri di riferimento ministeriali, di volumi, di processo e di esito, ed in particolare risulta la 5° in Piemonte con volumi di Infarti trattati e la 1° per esiti, avendo la mortalità a 30 gg più bassa del Piemonte, precisamente dl 4,55% a fronte della soglia 8% . Questo dato ci riempie di orgoglio, perché la mortalità a 30 giorni è il dato più sensibile nel definire la performance della struttura, ma anche perché, nel 2012 quando arrivai alla guida della Cardiologia di Vercelli, fui accolto da un ‘brutto titolo’ sui giornali (e ne conservo copia), che indicava Vercelli fra le strutture con peggiore mortalità in Piemonte. Questo è un risultato che premia il lavoro dei miei ragazzi, otto anni di lavoro a testa bassa, in cui abbiamo rischiato anche la chiusura, ma abbiamo avuto la forza di ripartire da una gruppo di giovani e brillanti cardiologi, che hanno dato impegno, professionalità e forma a un gruppo che oggi è una equipe fatta di cardiologi di alto profilo. Orgoglioso dell’impegno profuso in questi anni per potenziare e migliorare sempre di più di assistenza nel territorio”.
Una conclusione d’anno, dunque, che coincide con il raggiungimento di un risultato importante per la cardiologia dell’Asl di Vercelli guidata dal dottor Francesco Rametta e che mette in evidenza l’attività consolidata di un team che si sta sempre più impegnando nell’erogare prestazioni complesse a servizio della cittadinanza.
Fa piacere leggere che la nostrq Cardiologia
“risulta la 5° in Piemonte con volumi di Infarti trattati e la 1° per esiti, avendo la mortalità a 30 gg più bassa del Piemonte, precisamente dl 4,55% a fronte della soglia 8%”
.. c’è da sentirsi, per il caso dell’infarto (purtroppo ho l’età canonica..) talmente sicuri e tranquilli .. che .. in caso di grosso spaventi, forse non mi verrebbe neppure (l’infarto).