Ingresso disabili: il Comune risponde a TgVercelli (e agisce)

Ecco la nuova indicazione fatta collocare ieri dall’assessore Olivetti

Vercelli – L’assessore ai Servizi al cittadino Ombretta Olivetti ha risposto a stretto giro di posta al nostro articolo dell’altro ieri “Ci vorrebbe un mini scivolo per carrozzine e carrozzelle all’ingresso del Comune” (legi qui). Non solo ha risposto, ma anche agito, facendo sistemare un avviso importante su quella che è l’uscita dei cittadini che si recano all’Anagrafe e che, a richiesta, può diventare di fatto entrata senza barriere architettoniche  per i disabili.

Una risposta puntuale alla segnalazione che il nostro giornale aveva fatto l’altro ieri. Ecco la lettera dell’assessore:

Si segnala che presso il Comune di Vercelli esistono due ingressi dedicati ai disabili: uno in via Vallotti ed il secondo, che dà sulla facciata del Municipio, adiacente all’Ufficio Anagrafe, senza barriere architettoniche, con porta scorrevole, dotato di campanello per chiamare il personale in caso di ulteriori necessità. Proprio ieri è stata modificata la cartellonistica, in quanto la precedente era poco chiara. Il Comune di Vercelli, il Sindaco e tutta la Giunta sono da sempre molto attenti alle necessità dei più fragili, infatti sono in cantiere la costruzione di un ascensore adatto a disabili ed a mamme con carrozzine, l’installazione di un albo pretorio fruibile anche da ipovedenti e da persone in carrozzina e prevediamo, una volta ultimati i lavori nei cortili, di poter assegnare un posto auto loro dedicato.

Ringraziamo  i media ed i cittadini che nel segnalare ogni problematica  sono da stimolo a lavorare sempre meglio”.
Ombretta Olivetti
Nel ringraziare l’assessore per la sua risposta quanto mai tempestiva al nostro articolo e per la celerità nell’aver segnalato assai meglio la possibilità adesso (come la foto a corredo di questo servizio docilmente) di entrare dall’uscita dell’Anagrafe, ci permettiamo di insistere anche sullo scivolo all’ingresso principale per le mamme con la carrozzina, che non si sognerebbero di suonare all’Anagrafe pere farsi aprire.
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