Inaugurata la mostra sulle foibe questa mattina al Dugentesco

 

 

Vercelli – Per preparare adeguatamente la celebrazione del Giorno del Ricordo della tragedia italiana e di tutte le vittime delle foibe, che si celebra, dal 2005, il 10 febbraio, l’ amministrazione comunale, d’intesa con la prefettura, ha allestito al Dugentesco una mostra fotografica, di documenti e di oggetti su : “La tragedia delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati”.

Il sindaco Corsaro con i curatori Ugazio e Cavallero

Si tratta di un percorso espositivo a cura di due ricercatori del Centro studi e ricerche storiche “Piemontestoria”, Federico Cavallero ed Emanuele Ugazio. La mostra resterà aperta domani, sabato, e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per le scuole, previa prenotazione, apertura lunedì, appunto la Giornata della Memoria, dalle 8 alle 14.

L’inno dei Mameli a cura degli studenti della “Ferrari”

Questa mattina, accolti dall’Inno di Mameli eseguito dagli allievi della media “Ferrari”, il sindaco Andrea Corsaro e il prefetto Francesco Garsia hanno sfoggiato, presentando la mostra, una preparazione sull’argomento davvero individiabile, al punto che uno dei curatori della mostra, Federico Cavallero, prima di intervenire a sua volta sul tema delle foibe, si è congratulato per la preparazione di chi lo aveva preceduto.

Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Celebrando la prima Giornata del Ricordo, nel febbraio del 2005, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi disse: “Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono”.

Concetti ripresi questa mattina al Dugentesco.

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