Identificato e denunciato anche il secondo ladro che ha colpito a Balmuccia durante il “Giro”

È stato identificati anche il secondo complice del furto a Balmuccia, avvenuto nel periodo del passaggio del Giro d’Italia, che con il compare aveva prenotato una stanza in un albergo di Alagna proprio in concomitanza con il passaggio della corsa rosa, forse per poter agire indisturbati nella calca dei numerosi tifosi presenti lungo le strade della Valsesia.

Il giorno del furto nell’abitazione dell’anziana di Balmuccia erano appena giunti in Valsesia per poi dormire in albergo. La mattina dopo, pensando di averla oramai fatta franca, con gli oggetti in oro rubati e gli attrezzi del mestiere utilizzati per scassinare la porta di casa della vittima, custoditi nello zaino, avevano lasciato l’albergo per scendere un po’ più a valle, mischiandosi alla moltitudine di tifosi nei pressi di Scopa.

Non avevano fatto i conti con la professionalità dei carabinieri di Scopa che dopo il sopralluogo nell’abitazione della vittima avevano passato diverse ore a visionare i filmati delle telecamere poste lungo la strada. A un certo punto, la loro pazienza è stata premiata tant’è che hanno notato transitare uno scooter di grossa cilindrata con due passeggeri a bordo. Uno dei due indossava un piumino di colore celeste sgargiante. Tale colore, non comune, veniva memorizzato dal comandante della stazione che il giorno dopo, mentre stava predisponendo il servizio di ordine pubblico lungo la strada di transito del Giro d’Italia, ha facilmente riconosciuto tra i vari appassionati che si erano posizionati ai margini della carreggiata.

La decisione del maresciallo Bosco, si legge in una nota, è stata immediata: cercare di bloccarlo prima che potesse passare la carovana, evitando quindi che nel frattempo scappasse o potesse creare qualche incidente nella concitazione della fuga. Assieme ad alcuni suoi carabinieri ha cercato di avvicinarsi il più possibile, mischiandosi ai presenti, ma i due malfattori, nel frattempo, si erano anch’essi accorti di essere osservati dai carabinieri in uniforme che si avvicinavano a loro e repentinamente sono risaliti sullo scooter cercando di scappare via. Il maresciallo Bosco ha quindi cercato di bloccarne la corsa posizionandosi in centro strada, venendo, letteralmente trascinato per alcuni metri, cadendo rovinosamente sull’asfalto dopo essere stato colpito da una gomitata dal conducente che voleva liberarsi dalla sua presa. In quel frangente concitato però, il maresciallo ha notato che il malvivente aveva un tatuaggio evidente sul collo, successivamente riconosciuto nelle foto segnaletiche che erano state fatte al giovane, un 24enne di Cantù che in passato era stato arrestato per furti e rapine.

I due malfattori, tuttavia, dopo alcune centinaia di metri, notando che a monte della strada c’erano i carabinieri di Alagna che chiudevano la loro via di fuga, hanno bloccato lo scooter e sono scappati a piedi nella boscaglia, cercando così di ottenere l’impunità. Subito i carabinieri di Scopa e di Alagna davano vita ad una vera e propria battuta di rastrellamento che ha portato alla cattura di uno dei due malfattori. Il secondo, l’autista, è stato identificato successivamente, rinvenendo poco distante, all’interno dello zaino che avevano nascosto, una ricevuta dell’albergo ove i due avevano dormito la notte prima. (leggi qui)

L’arrestato è stato tradotto in carcere e nella mattinata di ieri è stato convalidato l’arresto. Il complice, sebbene sia riuscito a dileguarsi, è stato deferito in stato di libertà per furto in abitazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale in concorso, alla Procura della Repubblica di Vercelli, ove i due dovranno comparire in futuro per il processo innanzi al Tribunale.

La vittima del furto nell’abitazione di Balmuccia è ritornata in possesso di tutti i suoi gioielli e ha ringraziato calorosamente i carabinieri di Scopa ed Alagna per l’esito positivo della vicenda.

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1 commento

  1. Dopo la notizia, i particolari! CC veramente perfetti!
    C’è la conferma di quale sia stato l’errore più grave dei malfattori, anche sotto l’aspetto scaramantico: scappare nella boscaglia . mentre a guidare le ricerche c’era il Maresciallo BOSCO! ..come pretendere di battere il Brasile al Maracanà.
    Ma rileggendo del ritrovamento della carta d’identità, prenotazioni alberghiere e refurtiva al seguito tratte seco durante l’azione criminale .. mi sovviene il ricordo del tempo degli attentati islamici, quando accanto al cadavere dell’attentatore c’era il documento di riconoscimento e una cartolina di auguri alla famiglia (o simili “tracce”): che i nostri due volessero assaltare qualche luogo-sensibile .. la sede della carovana del Giro? .. oppure soltanto prendersi una pausa-gelato e una cioccolata calda ad Alagna .. e tirarsi un po’ su dopo che l’aveva abbandonato la fidanzata ? … https://www.corriere.it/esteri/16_luglio_15/nizza-strage-chi-assalitore-franco-tunisino-7ca69fcc-4a4d-11e6-8c21-6254c90f07ee.shtml

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