La peste suina africana è stata rilevata in un piccolo allevamento di Vinzaglio, nel nicarese. Nei giorni scorsi è stata registrata la positività in alcuni campioni prelevati dal servizio veterinario dell’Asl Vercelli, su tre suini trovati morti dall’allevatore. I veterinari dell’Asl hanno attivato il protocollo per il contenimento della malattia, non contagiosa per l’uomo, e hanno abbattuto i 15 capi rimasti che stavano iniziando a manifestare i primi sintomi della malattia.
«A seguito della positività – scrive l’Asl di Vercelli – sono scattate le misure previste dal protocollo per il contenimento per minimizzare i rischi di contagio ad altri allevamenti». Sulla base di quanto previsto dai regolamenti europei in materia ed in accordo con la Regione Piemonte, l’Asl ha provveduto ad istituire una zona di protezione del raggio di 3 km e una zona di sorveglianza con raggio di 10 km dall’allevamento, che prevedono restrizioni, con durata di 15 giorni nelle more di provvedimenti da parte del Ministero della Salute, nello spostamento di suini in entrata e uscita negli allevamenti presenti nelle aree.
«Nel Vercellese gli allevamenti suini non sono particolarmente numerosi e hanno un numero di capi contenuto – spiega il direttore generale dell’Asl, Eva Colombo – Il focolaio di Vinzaglio è stato gestito con il coordinamento del Servizio Sanità Animale della Regione Piemonte insieme agli altri enti preposti, le Prefetture e le Province di Novara e Vercelli e con il sindaco di Vinzaglio Giuseppe Olivero con l’obiettivo, oltre che di eradicare il focolaio, di evitare inutili allarmismi nella popolazione. Ringrazio il personale dei Servizi veterinari dell’Asl diretti dalla dottoressa Elena Pavoletti e Gabriella Garbarino per l’efficienza con cui ha affrontato il caso e per l’attività informativa da mesi svolta nei confronti degli allevatori per adottare misure per la biosicurezza rafforzata».






La peste suina comparve in africa nel 1921
ma per trovarla in Italia dovremmo attendere assai
.. il fascismo falli completamente,
a nulla valsero le campagne militari
e l’instaurazione dell’impero.
La comunità europea nn e fece riferimento nel 1974
(50 anni fa) e la a malattia,
finalmente,
comparve in Sardegna nel 1978.
Solo oggi se ne parla diffusamente
allo scopo di
“evitare inutili allarmismi nella popolazione”
.. certo, non è al momento trasmissibile all’uomo,
e ciò lo rendere meno spettacolare… almeno ..
finché il paziente zero affetto dal vaiolo della scimmia non trascorra le Ferie a Vinzaglio, nella zona X
.. allora, forse !
..
https://www.aslcagliari.it/index.php?xsl=15&s=8&v=9&c=2496&esn=Primo+piano&na=1&n=10#:~:text=La%20peste%20suina%20africana%20%C3%A8%20comparsa%20in%20Sardegna%20nel%201978,poi%20spostata%20verso%20l'interno.