“Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli”, seminario del Nodo contro le Discriminazioni

Lella Bassignana e Roberto Rossi

“Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli” è il seminario online rivolto a dirigenti scolastici, docenti, famiglie organizzato dal Nodo Provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli in collaborazione con la Fondazione Carolina, con il patrocinio dell’ordine degli Avvocati di Vercelli, dell’Ufficio Scolastico e con l’intervento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vercelli, dottor Carlo Introvigne.

Il seminario, che si terrà dalle ore 14.30 alle 16.30, affronterà diverse tematiche quali comprendere come riconoscere tempestivamente i segnali di bullismo e cyber bullismo, promuovere un uso corretto delle applicazioni di messaggistica istantanea e dei social network, conoscere le responsabilità di cui rispondono genitori,  in caso di episodi di bullismo o cyber bullismo e avviare una riflessione sulla vita digitale dei nostri ragazzi post periodo di quarantena. I relatori della giornata saranno il Sostituto Procuratore della Repubblica di Vercelli dottor Carlo Introvigne, il Segretario Generale Fondazione Carolina dottor Ivano Zoppi, la Responsabile Formazione Adulti,  Fondazione Carolina dottoressa Miriam Friedenthal, l’Ordinario di Sociologia Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Torino Professoressa Anna Rosà Favretto e l’Associata di Pedagogia sperimentale Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione Università di Torino Professoressa Emanuela Maria Teresa Torre. “Ringrazio  del cortese invito a partecipare al seminario – commenta il Dottor Carlo Introvigne – durante il quale tratterò delle problematiche connesse alla responsabilità giuridica cui possono andare incontro non solo coloro che si rendono responsabili di atti discriminatori, ma anche coloro che su questi, ove minorenni o incapaci, esercitino la responsabilità genitoriale o del tutore”.

Le Professoresse Anna Rosà Favretto ed Emanuela Maria Teresa Torre, presenteranno i risultati della ricerca pilota realizzata dall’Università di Torino e del Piemonte Orientale e promossa dal Consiglio regionale, sulle conseguenze del cyberbullismo negli adolescenti in pandemia che ha coinvolto 1000 studenti e 300 insegnanti. “Nel 2017 – osserva Lella Bassignana  referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli – in applicazione della Legge regionale 23 marzo 2016 n. 5 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”  la Provincia di Vercelli ha sottoscritto con la Regione Piemonte un Protocollo di Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni che, con gli enti e le associazioni che compongono la Rete e i 15 punti informativi si occupano anche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie. Ultimamente ci stiamo occupando anche di “ cyberbullismo​” che  molto spesso comporta forme di aggressione, molestie e discriminazioni.   Il bullismo, così come lo conoscevamo non esiste più, quello delle merende rubate all’intervallo, quello patito da ogni “matricola”. Ora è un termine quasi desueto, se privato della sua odierna radice: cyber. Il Bullismo e cyberbullismo rimangono tra le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Le vittime sono pre-adolescenti o adolescenti che purtroppo spesso cadono in depressione, abbandonano la scuola, mettono in atto pratiche autolesioniste e arrivano al tentato suicidio, ritenendo inutile cercare aiuto. In una società sempre più tecnologica, dove “la rete” gioca un ruolo determinante, non possiamo pensare di vietarne l’utilizzo ai nostri ragazzi, ma la parola chiave deve essere uso corretto, positivo e consapevole delle nuove tecnologie.”

Alla conferenza stampa era presente l’avvocato Roberto Rossi, in rappresentanza dell’Ordine degli avvocati di Vercelli e Presidente del Comitato Pari opportunità dell’Ordine, che ha sottolineato  l’importanza di momenti di confronto su tematiche che rivestono un ruolo sociale dove la prevenzione attraverso l’informazione è fondamentale. A breve, il Nodo Provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli realizzerà una guida pratica sul cyberbullismo per i punti informativi, i docenti e le famiglie grazie alla collaborazione con Fondazione Carolina. Per partecipare o per avere informazioni  scrivere E-mail: [email protected]

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1 commento

  1. “Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli” .. E’ un titolo equilibrato e tutto sommato ottimista: si può fare qualcosa! Visto la caratura dei relatori non dovrà essere senz’altro così.
    La parola discriminazione invece è divenuta ultimamente piuttosto fuorviante, non solo perché evoca alcuni tipi di discriminazione e non altri ma perché può condurre al credere che discriminare, distinguere e .. separare il grano dal loglio .. siano attività riprovevoli, terribili e .. spesse volte razziste. Eppure .. se per esempio andiamo a prenderci un gelato “discriminiamo” fra i gusti offerti .. mica diciamo dammene uno qualsiasi che tanto è tutto uguale e io, che sono idealista e puro, non discrimino il cioccolato nei confronti della cassata. Se è genuino o fatto con la polverina. Distinguere è una attività fruttuosa e progressista. Basta esercitarla correttamente. Quindi: discriminiamo quanto più possibile.
    Era l’antico motto: “siamo tutti uguali” che, semplicisticamente interpretato (e succede quasi sempre .. di sintetizzare) conduce ad eccessi, esagerazioni estreme, fuorvianti e, in fine, quelle si .. discriminanti!
    Ultimamente, con gli eccessi, c’è cascato pure il “Papa”: https://www.zazoom.it/2022-02-01/la-nuova-svolta-di-bergoglio-stima-e-ammirazione-per-le-suore-lesbiche-che-fanno-coming-out/10271846/

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