Firmato a Vercelli un protocollo contro le discriminazioni e a favore del diritto alla casa

“La casa, insieme al lavoro e agli affetti, rappresenta uno dei pilastri della vita di ciascuno di noi – ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in merito al documento sottoscritto oggi a Vercelli – un diritto che noi istituzioni abbiamo il dovere di garantire, per questo il Protocollo che oggi viene siglato a Vercelli non solo sarà uno strumento prezioso, ma anche un esempio per tanti altri territori. Ringrazio la Consigliera di Parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli Lella Bassignana per l’attenzione che quotidianamente dedica al contrastato di ogni forma di discriminazione e tutte le associazioni che hanno scelto di promuovere questo documento. È la testimonianza di un lavoro di squadra fondamentale, perché le discriminazioni si combattono solo facendo crescere la consapevolezza di ogni cittadino in ogni ambito. E questo possiamo farlo solo lavorando tutti insieme”.

“La legge regionale n. 5 del 23 marzo 2016 – afferma Lella Bassignana Referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli- è una legge quadro che fissa le norme generali dell’argomento e si occupa di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e, oltre a fornire una serie di definizioni fondamentali per l’attività antidiscriminatoria, definisce gli ambiti di intervento prioritari per le politiche regionali quali il diritto alla casa e prevede azioni positive per il superamento di situazioni discriminatorie.”

La Regione, nell’ambito delle proprie competenze in materia di diritto all’abitazione e secondo le disposizioni in materia di edilizia sociale, opera per prevenire e contrastare le discriminazioni nell’accesso alla casa : “ogni comportamento che, direttamente o indirettamente comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza, il caso in cui una persona, è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe stata trattata un’altra persona in una situazione analoga fondata su nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, ed ogni altra condizione personale o sociale.”

“Per questo motivo nel mese di luglio- prosegue Lella Bassignana – abbiamo realizzato la “Guida Pratica per chi Cerca o Affitta Casa” in collaborazione con : SICET, SUNIA, Associazione della Proprietà edilizia, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari dove vengono fornite informazioni utili e suggerimenti per i proprietari che vogliono dare immobili in affitto e per chi, italiano o immigrato, studente o persona disabile, cerca casa. La guida a breve verrà pubblicata anche in inglese, francese, arabo”.

Il 30 giugno di quest’anno UNAR ( con il quale la Regione attraverso il Centro Regionale antidiscriminazioni ha sottoscritto un protocollo) e FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa inerente la prevenzione e la rimozione di qualsiasi comportamento o atto che realizzi un effetto discriminatorio, attraverso azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di un’attivita di informazione e comunicazione.

Sulla base dell’esperienza maturata come Nodo provinciale antidiscriminazione della provincia di Vercelli, sentite tutte le Associazioni del settore (AIR Italia – Agenti Immobiliari Riuniti; A.N.A.M.A.- Associazione Nazionale Agenti e Mediatori di Affari ; FIMAA – Federazione Italiana Mediatori Agenti ), concordiamo di sottoscrivere un protocollo analogo.

“Troppo spesso in questi anni abbiamo appreso di proprietari di casa che non hanno guardato all’affidabilità della persona, ma alla sua origine etnica, al colore della sua pelle, all’orientamento sessuale o all’identità di genere . Questo protocollo vuole fare la differenza, arginando ogni tipo di razzismo e stereotipo, evitando così l’umiliazione di persone che chiedono di vedere riconosciuto un diritto fornendo gli strumenti per consentire il rispetto della legalità e della parità di trattamento: fare cultura per prevenire le discriminazioni”

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2 Commenti

  1. Il controllo pubblico sui casi di discriminazione privata!… e il controllo sulla discriminazione esercitata con provvedimenti di “governo”… questi son più difficili da concepire.. ma l’identikit del discriminato potrebbe costituire una grossa sorpresa!!?

  2. ma allora gli abusivi in atc possono restare,,non importa da dove o come arrivano,,senza pagare affitti e allacciarsi a nostro luce disurbare rompere denigrare alloggi,,portare degrado urbano animali,,o,,minacciando da droghee alcoli zz ,,ati,,,etc chi onestamente ci vive un dubbio a sindaco questore prefetto,etc e a voi,stampa locale,,etc grazie dc ppe ue da vc,,maie estero pure,,cioè,,io noi,immigrati ma al contrario,,che abbiamo lavorato in estero,,ok,

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