Impianto compost: secondo il vice sindaco di Asigliano “tira una brutta aria”

 

Vercelli – E’ durata quasi quattro ore e mezza, dalle 9,30 a poco prima delle 14, la Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia sulla contestatissima realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano e compost “Enerver” che la Polioli Bioenergy vorrebbe realizzare alle porte di Vercelli (appunto nell’area Polioli), trattando 100 mila tonnellate all’anno di rifiuti organici.

Un progetto fortemente avversato dal Comune di Vercelli (il Consiglio comunale ha detto “no” unanimemente il 27 febbraio scorso) e dai tre Comuni vicini interessati: Asigliano, Desana e Lignana. Progetto su cui invece scommette la proponente, Polioli Bioenergy, affermando che porterà solo benefici al territorio e che soprattutto (ed è qui il terreno di battaglia degli oppositori) non produrrà alcun odore.

Oggi, appunto, si è svolto, in remoto (i collegati, compresi i semplici uditori, erano 36), il “tavolo tecnico” presieduto dal dirigente dell’Ufficio Tutela Ambientale della Provincia Piero Gaetano Vantaggiato. Tra i collegati in videoconferenza anche il vice sindaco di Asigliano Lillo Bongiovanni che, al termine della Conferenza dei servizi ha dichiarato: “Tira una brutta aria”.

Secondo il racconto di di Bongiovanni, i dirigenti che hanno parlato per conto del Comune di Vercelli, il responsabile delle Politiche ambientali Giuseppe Scaramozzino e la dirigente dello Sviluppo del Territorio Liliana Patriarca, hanno fatto in pieno il loro dovere, sollevando rilievi tecnici inappuntabili; sempre a giudizio del vice sindaco di Asigliano, anche i tecnici della Provincia, Nadia Casale e Mery Vandone, sono stati ineccepibili sui rilievi tecnici. E molto importante, a giudizio di Bongiovanni, è stato l’intervento del presidente del Consorzio rifiuti vercellesi (Covevar) Davide Gilardino che ha dichiarato che i conferimenti di rifiuti (basilari per l’impianto) sono vincolati fino al 2030.

“Purtroppo – dice Bongiovanni – anche Arpa ha detto che sui livelli degli odori non esistono leggi chiare, ma solo linee guida. Io però ho manifestato le mie profonde perplessità sull’assenza di leggi specifiche ma ho fatto notare come nessuno possa esimersi dal fare invece una valutazione di tipo comparativo con gli impianti esistenti che sono un problema già noto. Provocatoriamente ho stuzzicato il proponente dicendogli che non avevo dubbi che oggi ci avrebbe raccontato della volontà di costruire un impianto straordinario senza precedenti. Ma io non ci credo e quindi il mio parere è negativo. Asigliano, con Desana e Lignana pensano che questo  sia un compromesso ingiustificabile per il territorio. Assurdo accettare una cosa del genere. Un vero danno per il territorio. Loro hanno confermato che sono all’avanguardia su tutto? Se cosi è perché non mettono sul piatto una fideiussione consistente ‘anti-odore’ per garantire tutti gli abitanti dell’area? Il Comune di Vercelli potrebbe invocarla”.

La Conferenza dei servizi si è aggiornata a non meno di quattro mesi da oggi: sono i 120 giorni concessi a Polioli Bioenergy per presentare le controdeduzioni ai rilievi tecnici posti oggi e presenti nelle relazioni arrivate all’albo pretorio della Provincia. La ditta ha detto che risponderà ben prima dei quattro mesi. Dopodiché il tavolo tecnico presieduto dal dottor Vantaggiato deciderà.

Sulla scelta dela Conferenza di oggi di rinviare una decisione dopo le controdeduzioni della ditta alle osservazioni sia odierne sia arrivate all’albo pretorio della Provincia, il presidente del Consiglio comunale di Vercelli Gian Carlo Locarni osserva: “

“La conferenza dei servizi odierna se mai fosse stato necessario è un ulteriore supporto alla convinzione politica espressa sia dal Consiglio comunale che dalle varie forze politiche prima del Consiglio comunale del 27 febbraio. Il fatto che all’interno della Conferenza i rappresentanti degli enti preposti  abbiano serenamente e correttamente espresso diverse osservazioni al progetto non fa che sottolineare le criticità dello stesso anche dal punto di vista tecnico. Non posso che essere soddisfatto in quanto questo rimando ad un’altra data porterà gli attori di questa vicenda a poter approfondire l’intero progetto in maniera ancora più accurata.

Per quanto riguarda l’asserzione secondo cui l’impianto non produrrà miasmi sula città, osservo solo che anche l’impianto più sofisticato è soggetto a blocchi o fermi di produzione e in quei frangenti nessuno può prevedere che cosa può succedere. Osservo infine che il via libera ad un impianto del genere potrebbe essere oggetto di dure contestazioni, che ora come ora non possiamo certo escludere, da parte dei cittadini”.

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