Grazie al libro di Andrea Vadalà, ora la Cardiologia del “Sant’Andrea” ha un nuovo monitor

Vadalà con la dott. Eva Colombo il giorno della presentazione del libro
Nel giugno del 2002, con tanto di presentazione della direttrice generale dell’Asl Eva Colombo, Andrea Vadalà, oggi infermiere professionale, pubblicò un bellissimo libro “Storia dell’ospedale ‘Sant’Andrea”, con il doppio scopo di commemorare un grande medico, Francesco Barillà, morto di Covid mentre era impegnato nella cura dei suoi pazienti, e di aiutare la divisione di Cardiologia destinandole tutto il ricavato dell’opera. Egli infatti, prima di laurearsi in Infermieristica, con una tesi svolta grazie al dottor Fabrizio Ugo, responsabile della Emodinamica di Vercelli, aveva fatto il tirocinio proprio in Cardiologia.
Grazie alla donazione di Vadalà, Cardiologia da oggi ha un nuovo monitor per la rilevazione, da parte dei medici e degli infermieri, dei parametri vitali che si possono riscontrare durante il “giro di visita” ai pazienti ricoverati. La nuova apparecchiatura è operativa d questa mattina, con grande soddisfazione del personale ed in particolar modo della dottoressa Marzia Bertolazzi, dirigente medico del reparto, che ha seguito le operazioni di collaudo e di installazione, e che ha ringraziato di vero cuore Vadalà, che conosceva bene fin dai tempi del tirocinio del giovane infermiere nella Cardio vercellese. Per il “Sant’Andrea” un’altra bellissima storia, di cuore e di generosità.
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1 commento

  1. Ormai sembra che la Sanità sopravviva grazie alle donazioni,
    mancava persino un monitor.
    Se non ci fossero i benefattori non si sa come faremmo,
    morirebbero tante persone,
    continuerebbero a morire,
    e nemmeno ce ne renderemmo conto;
    speriamo che presto Andrea Vadalà scriva un altro libro
    sui morti del dopo-covid della cardiologia
    dovrebbe esserci molto nuovo materiale.

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