Torino – Grande successo per il convegno sullo sviluppo del territorio, l’arrivo del 5G e l’Internet of Things, organizzato da Anci, Anfov e Uncem, lo scorso lunedì nella sede del Consiglio regionale a Torino. “L’IoT nell’era della banda ultralarga: nuove opportunità e nuovi servizi per i cittadini” era il titolo dell’appuntamento che ha vista la sala gremita di un gran numero di operatori del settore, esperti e rappresentanti degli enti locali.
Dopo avere ricordato il bisogno di formazione anche per gli enti locali, Marco Bussone, vicepresidente Uncem ha sollecitato la Regione Piemonte a non frammentare le risorse che devono essere assegnate a soggetti che aggregano”.
Michele Pianetta, vicepresidente Anci, ha sottolineato la necessità di sinergie fra pubblico e privato “Perché i Comuni devono accompagnare le imprese che hanno il compito di fornire i servizi ai cittadini. L’amministrazione pubblica deve agevolare e non ostacolare l’azione dei privati”.
A Stefano Ciccotti, consigliere ANFoV, è toccato il compito di entrare nello specifico delle tecnologie 5G e IoT che un documento del MiSE ha indicato come un fattore fondamentale di sviluppo. “Efficiente utilizzo dell’interfaccia radio, altissimo bit rate e bassa latenza – ha spiegato Ciccotti -, sono alcuni dei vantaggi offerti dalla nuova tecnologia mobile che grazie al concetto del network slicing permette a ogni rete virtuale di essere dedicata a un servizio”.
In questo modo è possibile riempire di contenuti la rete attivando nuovi servizi, dando la possibilità alle startup, ma anche alle aziende classiche di sviluppare ulteriormente il loro potenziale.
“ANFoV – ha proseguito Ciccotti – ha realizzato un rapporto sull’Iot che evidenzia come il dispiegamento di una rete 5G e l’utilizzo di dispositivi IoT abbiano vaste possibilità di applicazione nel settore turistico, in agricoltura e nell’industria”. Ciccotti ha sottolineato l’importanza del 5G, che copre via radio l’ultimo miglio di connessione senza dover per forza arrivare con la fibra fino al domicilio dell’utente, e le possibilità di utilizzo dell’IoT per esempio nell’agricoltura di precisione con sensori che permettono di avere in tempo reale la situazione dei terreni agricoli evidenziando i settori in cui bisogna intervenire.
Con l’utilizzo di queste tecnologie è possibile portare a compimento la copertura del territorio mettendo finalmente la parola fine al digital divide. Opportunità che ha i suoi riflessi anche nei piccoli centri, non più luoghi marginali tagliati fuori dalla rivoluzione della rete, ma centri dove è invece possibile vivere e lavorare in ambienti lontani dallo stress cittadino.
“Si tratta di tecnologie – ha aggiunto Ciccotti – che costano poco e oggi sono alla portata di tutti”. Una democratizzazione dell’It che va tutta a vantaggio dei piccoli centri.
Obiettivo di ANFoV è di contribuire alla formazione della Pubblica amministrazione per affrontare le nuove tecnologie raccogliendo anche i casi di best practice sparsi sul territorio. Uno di questi è stato presentato da Carla Bue, direttore dell’Unione montana dell’Alta Langa, dove è stato realizzato un sistema di car pooling (sorta di Blablacar locale) sotto il controllo dell’ente pubblico per sopperire alla mancanza di trasporto pubblico. A questo si è aggiunta la diffusione della connettività che ha lo scopo di supportare le aziende locali e i cittadini combattendo lo spopolamento della zona.
Ha chiuso l’incontro Giuliana Fenu, direttore innovazione e competitività della Regione Piemonte, che oltre a ricordare l’intervento dell’ente pubblico con i fondi europei per le nuove tecnologie, ha sottolineato la difficoltà di fare emergere i bisogni del territorio e la necessità di mettere a disposizione di tutti il patrimonio di dati a disposizione dell’ente pubblico che possono generare altri servizi.
“Quello di Torino vuole essere solo il primo di una serie di incontri che Anfov organizzerà lungo la Penisola – si legge in una nota ufficiale – in collaborazione con Anci e Uncem decise a spiegare ai loro associati tutte le opportunità delle nuove tecnologie”.