Gilardino: dall’incontro con la grande chitarrista Ida Presti a quelli con musicanti e poi con i musicisti vercellesi. Se ne parla domenica allo spazio Gioin

Gli anni dell’infanzia ad Asigliano, poi la “scoperta”, quasi miracolosa, della chitarra da parte della grande Ida Presti, durante un concerto a Modena, quando lui non aveva ancora dieci anni. E quindi il trasferimento a Vercelli, la drammatica morte del padre ed i contatti prima con i “musicanti” vercellesi della mandolinistiche (cui per tutta la vita egli  grato) e poi con i musicisti: Aristide Colombo, Joseph Robbione, Giuseppe Rosetta.

E quindi, via via, lo stop ai concerti nel maggio del 1981, per dedicarsi totalmente – secondo il vaticinio di Mario Castelnuovo-Tedesco. che lo adottò artisticamente e da lontano, era a Beverly Hills, poco prima di morire – alla composizione. Consiglio raccolto con un po’ di ritardo ma centratissimo, visto che l’Angelo Gilardino compositore diventò il direttore artistico della “Fondazione Segovia” di Linares e ottenne – solo per citare due dei riconoscimenti più importanti – l’”Artistic Achievement Award” da parte della Guitar Foundation of America.

L’incontro casuale in un teatro di Modena tra il piccolo Angelo Gilardino e la chitarra, grazie alla concertista fata-maga Inda Presti, e tutto ciò che poi per settant’anni ne è seguito son narrati magistralmente dallo stesso Gilardino nell’autobiografia “Io, la chitarra e altri incontri” di cui parleranno domani, domenica, alla Sala Gioin di via Laviny l’assessore all’Istruzione Gianna Baucero e il giornalista Enrico De Maria. L’appuntamento (gratuito) è per le 17,30. Letture del libro saranno a cura della bellissima a collaudata voce di Licia Di Pillo.

L’evento è stata organizzato, nell’ambito della rassegna “Il Legno che canta”, dall’Associazione “Angelo Gilardino” con il Comune nel secondo anniversario della scomparsa del Maestro vercellese. Al termine, è prevista una cerimonia commemorativa proprio per celebrare il biennale della morte del compositore, chitarrista e didatta vercellese, alla presenza del figlio adottivo, il pittore Alessandro Gilardino Nicodemi.

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5 Commenti

  1. Nata come Yvette Ida Montagnon, Ida Presti (1924 – 1967) è considerata dai suoi estimatori la più grande chitarrista di tutti i tempi.
    Anche suo padre era un appassionato amante della musica, che nel tempo libero si affrettava di festival in festival per suonare per il ballo. Una sera, quando ha assistito a un concerto di A. Segovia, è rimasto talmente scioccato dal suo modo di suonare che ha deciso di fare di suo figlio anche un “grande chitarrista”.
    Così, ancora prima che Ida nascesse, cominciò ad insegnare a se stesso a suonare la chitarra, per poter poi insegnare a suo figlio. (…………….)
    https://www.blog.der-leiermann.com/it/la-vita-di-ida-presti/

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