Giallo sulla morte del meccanico ciclista che frequentava Damanhur

Il garage ancora aperto, le biciclette ancora impilate, una accanto all’altra, in attesa di essere aggiustate da Antonello Bessi, 57 anni, titolare della bottega di via Walter Manzone, nel rione Canadà.

Nessuno si è accorto della sua morte fino all’ora di pranzo quando un cliente l’ha trovato senza vita, steso sul pavimento.

La villetta dell’omicidio

È stato ucciso con 12 coltellate, due alla gola. Quelle fatali. La polizia ha ascoltato tutti i vicini di casa, nessuno ha sentito nulla. Forse delle voci, magari grida, nulla di più. D’altronde all’ora di pranzo la strada è molto trafficata dalle auto, il rumore forte. E in quella casa dove regna il disordine ma dove ogni cosa aveva un suo ordine, c’era un via vai di persone che portavano le loro bici a sistemare. Anche ieri pomeriggio, a delitto avvenuto, qualche cliente ignaro ci ha provato.

Resta ancora da chiarire il movente del delitto, da ritrovare l’arma.

“Era legato alla confraternita dei Damhanur, spesso andava in Valchiusella. Non ci raccontava nulla”  racconta il padre Giuseppe con cui l’uomo viveva fuori Vercelli.

Il padre di Antonello, Giuseppe

Dal conto corrente bancario non risultano movimenti rilevanti. Nulla dell’abitazione è stato rubato, il portafogli era in tasca con quasi 500 euro all’interno. Segno che chi è entrato in garage non l’ha fatto per rapina. Gli inquirenti indagano sul delitto passionale o su una lite. Ma tutte le ipotesi sono aperte.

La vittima

Bessi era un uomo tranquillo e riservato, Antonello viveva nella semplicità e nella solitudine. Aveva avuto una donna tempo fa, una signora di Torino che per qualche tempo aveva vissuto con lui, ma poi aveva preferito rimanere solo.

Sul corpo la procura, coordinata dal pm Francesco Alvino, ha disposto l’autopsia. La squadra mobile di Antonino Porcino ha sequestrato tablet e numerosi oggetti rinvenuti nel garage dove l’uomo stava lavorando ed è stato sorpreso dal suo assassino. Dovrà indagare per dagli un nome e un movente, oltre che per trovare l’arma del delitto che per ora resta irrisolto.

 

(F.ru)

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