Gambling Commission: “Nuove regole per tutela gioco legale”. Cosa cambia in Europa

Dopo un periodo difficile, segnato dalla pandemia e dai successivi rincari legati alla guerra, il mondo del gioco prova una difficile ripartenza in termini economici. Ripartenza a tutte le latitudini, anzitutto da quelle del Regno Unito, come sempre apripista di una serie di innovazioni. Come quelle regole e disposizioni stilate appositamente per migliorare lo stato di salute dell’intera filiera. Se ne è parlato nel corso di una conferenza sulla regolamentazione del gioco, tenutasi al Westiminster Media Forum. Presente la Gambling Commission, massimo organo del gioco britannico. All’interno della kermesse spazio per tanti temi: NFT, criptovalute, illegalità, controlli.

A tenere un lungo intervento è stato Andrew Rhodes, numero uno della Commissione. Questi ha illustrato le forme che caratterizzano il gioco britannico e i loro trend. In attesa del Gambling Act, si stanno sviluppando nuove misure, estese ad altri paesi del Continente, su tutti l’Italia. Il CEO della Gambling Commission ha specificato che il Regno Unito ha il mercato online più regolamentato al mondo, le cui potenzialità di crescita sono altissime e dove spopolano continue fusioni ed acquisizioni. Stesso modello dei migliori casinò online italiani, la seconda forza a livello di fatturato sul Vecchio Continente.

A spiegare la situazione dell’Italia sono gli esperti del blog WiseCasino: “Il mercato italiano è più che mai attivo. Parlano i dati: il settore casinò online dal 2015 al 2021 ha compiuto più di un balzo in avanti”.

Balzo in avanti per nulla ostacolato dalle riaperture a seguito della fine delle restrizioni, in Regno Unito come in Italia: “Non ci sarà una contromigrazione dal fisico all’online – spiegano da WiseCasino – anzi i due settori sono destinati a coesistere e a lavorare in sinergia. Anche perché su molti aspetti il settore fisico e quello online non possono che essere differenti”.

Intanto dal Regno Unito arrivano ulteriori riscontri, sempre riportati da Rhodes. Con il ritorno alla normalità i giocatori si stanno adattando. Ciò ha portato ad una diminuzione della durata media delle sessioni di slot: 21 minuti tra 2020 e 2021 e 18 nell’ultimo scorcio di anno. Una tendenza simile riscontrata anche nella partecipazione complessiva al gioco d’azzardo. Su NFT e criptovalute, non ancora del tutto integrate nel settore, la Gambling Commission ha raccomandato la massima prudenza.

Chiusura sul gioco d’azzardo patologico: su un campione del 43% di giocatori attivi solo lo 0,2% viene definito “problematico”. Dati in calo con parziali miglioramenti. Ma ancora non basta: in UK così come in Europa massimi continueranno ad essere gli sforzi a tutela dei giocatori più a rischio.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. C’è una contraddizione fra “buona salute della filiera del gioco d’azzardo” (le scommesse sono azzardo legalizzato) e i problemi psichiatrici dei “giocatori” ?! .. pur se v’è stata una “diminuzione della durata media delle sessioni di slot: 21 minuti tra 2020 e 2021 e 18 nell’ultimo scorcio di anno”.. non esulterei troppo .. ad ogni buon conto (e qui il cerchio si chiude) le Asl sono sempre più mobilitate per curare la psiche di cittadini ammalati per “colpa della pandemia” (non del governo?) e della Guerra di Putin (la nostra).

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here