Il fotografo ufficiale della Pro saluta la società e Vercelli: “E’ stato bellissimo lavorare qui”

 

 

Dopo otto anni, Ivan Benedetto non è più il fotografo ufficiale della Pro Vercelli: lo ha annunciato lui stesso con un post sulla sua pagina Facebook dal titolo molto significativo: “E’ stato bello”.

Ivan era un fotografo ventiquattrenne appassionato di calcio, di Ivrea,  che curava i servizi per il giornale “Sprint e Sport”, spostandosi, sempre con passione e competenza, sui campi (spesso sui campetti) dei campionati minori. Si accorse di lui il giornalista e collaboratore de “La Stampa” Filippo Simonetti, che all’epoca era addetto stampa delle bianche casacche e lo segnalò a Massimo Secondo e ai suoi dirigenti. Si stava esaurendo l’indimenticabile stagione 2013/2014, che si concluse con il ritorno della Pro in cadetteria dopo un solo anno di “purgatorio”, grazie allo spareggio con il Sud Tirol (gol decisivo di Fabiano al Piola il 7 giugno 2014).

Benedetto con i giocatori della Pro

Benedetto entrò nello staff giornalistico di allora, con Simonetti, appunto, ed i colleghi giornalisti Hervè Sacchi Mattia Mortarotti. E continuò a restarvi anche quando la responsabilità della comunicazione è passata prima a Vincenzo La Marca e poi a Vittoria Marando.

”Sono stati anni meravigliosi – dice, commosso -, prima con la gestione di Massimo Secondo e ora con quella di Franco Smerieri. Ora mi prendo un po’ di riposo e poi mi rimetterò nel giro. Ho 32 anni, starò vicino alla mia compagna, che fa la biologa, e mi guarderò in giro. Penso di aver fatto un buon lavoro (noi diremmo ottimo, ndr) anche grazie a professionisti serie ed esperti, come l’amico Renato Greppi, che io considero, vista la differenza di età, un nonno saggio, quel nonno che tutti vorremmo avere nella vita. Un nonno che però continua a lavorare con grandissima professionalità e competenza”.

Un giovanissimo Benedetto al Piola fotografato da Renato Greppi

Sono stati tantissimi i giocatori (attuali ed ex), i dirigenti (idem idem) e i tifosi che in queste ore hanno salutato Benedetto sotto il suo primo post su Facebook (dedicato alla società) e sotto anche il commovente secondo scritto, con cui ha salutato un amico fraterno, che era un po’ anche l’amico di tutti noi, Paolo Sala. Infine, un terzo, riservato alla redazione di Magica Pro.

Prima di pubblicare integralmente i due primi i due post, come redazione di TgVercelli ringraziamo Benedetto per la preziosa collaborazione anche con il nostro giornale e gli auguriamo ogni bene per la sua attività futura, certi che saprà svolgerla al meglio.

EDM

Ecco il primo saluto:

 

E’ STATO BELLO

Tutte le storie, anche le più belle, hanno una fine. Non avevo mai immaginato l’epilogo della mia avventura alla Pro Vercelli, perché forse non mi ero mai trovato di fronte alla possibilità di chiudere un libro che contiene più di 280 partite in 7 stagioni tra Serie B e Serie C. La storia non l’ho scritta io, è stata scritta da tantissime persone che mi hanno formato, insegnandomi cosa essere in questo mondo e, soprattutto, a scegliere cosa non essere. Io l’ho fotografata con iniziale distacco, per poi capire che se nelle cose ci metti amore e passione, riesci ad alzare il tuo livello. E io di amore e di passione attorno a questa maglia, che solo al pensiero di aver fotografato mi fa venire i brividi, ne ho vista tantissima in questi anni. Se mi metto a sfogliare questo libro, ho la pelle d’oca a rivedere nella mia mente determinate istantanee e pensare di essere nella storia della gloriosa Pro con le mie foto. Mi sento di dire che è stato un viaggio fantastico e, mai come in questo caso, non è tanto l’arrivo ma il percorso che è stato tremendamente bello ed esaltante. Un grazie va a tutti i tifosi, i giornalisti con cui ho collaborato e tutte le persone che ho incontrato in questo percorso. Siete stati tutti fondamentali e spero che, leggendo questo messaggio, potrete ritrovare un ricordo o un momento vissuto assieme. Oltre alle mie foto, che rimarranno nella storia, spero di avervi lasciato qualcosa anche a livello umano. Mi sento soltanto di dire che È STATO BELLO, ed è merito di tutti voi. Con affetto, Ivan.

 

Ed ecco il secondo, dedicato a Paolo Sala

Caro Paolo Sala, è dura salutare la Pro Vercelli senza il tuo di saluto: chissà cosa mi avresti detto e cosa ti avrei detto io. Sei stata una delle prime persone che ho incontrato quando ero una barca che navigava in un mare che non conoscevo. E tu, gigante buono, eri già un faro, il mio approdo sicuro quando non sapevo come muovermi o quando dovevo chiederti qualche informazione sulle bianche casacche. Ora che sono un vascello, mi fa strano salutare questo mare che conosco come le mie tasche e non trovarti; ma so che ora, alzando lo sguardo al cielo, troverò sempre una luce che mi saprà indicare la buona strada. Con infinito affetto e per sempre un tuo collaboratore Ivan.

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1 commento

  1. Tutto l’articolo è pieno di commozione .. sincera .. ma se stava così bene qui, perché non è rimasto? .. forse lo ha fatto per amore (c’è un qualche riferimento), e/o per una alternativa irrinunciabile? .. comunque le motivazioni sono più convincenti di queste (non odiatemi troppo): https://www.ilgiornale.it/news/sport/donnarumma-addio-milan-non-facile-era-giunto-momento-1962077.html?fbclid=IwAR1WJdK9hiFE9FYzQCNKmFnc8jgjh_vVBqPxcLAEOAGnyfXetmXDL9bGoTo

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